sabato 17 aprile 2010

L'ANALISI: JUVECASERTA - AVELLINO

Un derby non è mai una partita qualunque, in linea generale sfugge a qualsiasi regole e spesso sovverte i valori tecnici e tattici che si affrontano in campo. Alla palla a due si sfideranno l'orgoglio della Campania cestistica, Caserta e Avellino, che tanto bene stanno facendo in questo campionato. Storicamente i derby con gli irpini hanno sempre conservato sonore batoste alla Juve, che su 5 partite disputate è uscita sconfitta ben 4 volte (unico successo bianconero datato 01/02/98, Juvecaserta- Cirio Avellino 69-52 valevole per il campionato di A2), e che nella massima serie non ha mai visto uscire vincitrice la compagine casertana (dal ritorno in serie A del campionato 2008/09 3-0 per Avellino). Ma i tifosi casertani sperano che la sorte riservi alla partita di domenica ben altro esito, forti del fatto di avere, dopo tanti anni di attesa, una squadra competitiva che dopo la convincente prestazione della settimana scorsa contro i biancoverdi di Treviso pare aver ritrovato la forma fisica migliore.
Le condizioni con cui si presentano alla partita le due squadra sono infatti diamentralmente opposte: la Juve, grazie anche ai risultati positivi di domenica (Bologna e Montegranaro perdenti) si ricandida prepotentemente per la lotta al secondo posto che per lungo tempo ha mantenuto nel corso del campionato, ma che in questo momento occupa in coabitazione con altre 4 squadre (Milano, Cantù, e proprio Bologna e Montegranaro). Vincere a questo punto, visti anche gli impegni estremamente ostici delle avversarie (Montegranaro in casa con il rullo senese, la Virtus fa visita ad una Treviso ferita nell'orgoglio e che in casa è sempre temibile e Milano va a Cremona, in piena lotta per la salvezza), rappresenterebbe ben più che il tradizionale mattoncino per la costruzione del fatidico secondo posto. Di tutt'altro umore è l'Air di coach Pancotto, proveniente dalla sconfitta a domicilio sul campo dell'Olimpia, e che al momento occupa l'ultima piazza disponibile per i playoff che la costringerebbe ad incontrare la Mensana già ai quarti di finale. Senza pensare alla preoccupante presenza della Benetton al nono posto a soli 2 punti dai biancoverdi avellinesi.
Dal punto di vista tecnico la partita presenta molte insidie pericolose per i casertani: grazie alla visione di gioco fuori dal normale del playmaker Dee Brown e alla sua capacità di innescare tutti i compagni, i lunghi avellinesi sono tra i più temibili del campionato. Già all'andata Chevon Troutman e il polacco Szymon Szewczyk ebbero la meglio su Michelori & Co che dimostrarono di subire e non poco la loro fisicità e le letture del playmaker statunitense. Da non dimenticare infine l'apporto del talento turco Cenk Akyol, colui che scavò con due bombe consecutive il solco decisivo per la vittoria dei lupi all'andata.
Insomma, al di là dei contenuti tecnici (che come detto in partite del genere lasciano il temo che trovano) domenica entrambi i team si giocano un'importante fetta del proprio campionato, come del resto è ipotizzabile ad appena 5 giornate dal termine della regular season.
Infine, la partita si giocherà in una cornice di pubblico d'eccezione: infatti sono previsti oltre 5000 spettatori, tra cui lo spicchio riservato agli ospiti sarà completamente tinto di biancoverde (si parla di circa 350 tifosi provenienti dal capoluogo irpino).
Che lo spettacolo abbia inizio.

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