lunedì 16 luglio 2012

JUVECASERTA STORY: STAGIONE 1979/80


La Juvecaserta affrontò la seconda stagione consecutiva in serie A2 con lo sponsor sulle maglie, si trattava del "Diario", un giornale locale: fu il primo caso nella storia della pallacanestro italiana di azienda editoriale abbinata al basket.

ROSTER

GLI STRANIERI
Il rosso Nagle non confermò le sfavillanti
performance del precampionato.
 La Juvecaserta cambiò USA, sostituendo gli "scassamacchine" Moffett e Brown con:

- Bob Nagle, pivot di 205 cm del 1955. Centro bianco dai capelli rossi. Le sue cifre per partita: 20 punti, 7.7 rimbalzi e 4,5 perse.
- Philiph Filer, ala di 200 cm del 1954. Ala bianca, che in riscaldamento amava schiacciare con 2 palloni, il che allietava i tifosi accorsi al palazzetto. Le sue cifre per partita: 17.5 punti, 6.5 rimbalzi e 3 perse.


I due USA furono deludenti, la vera causa dei cattivi risultati dei bianconeri, i cui dirigenti sbagliarono nell'ingaggiare entrambi gli stranieri senza aver visto alternative sul mercato. 

Filer e Nagle furono ingaggiati dopo le sfavillanti prestazioni nel torneo preseason di Caserta: in quella occasione ebbero cifre impressionanti contro una selezione di giocatori USA, allenata da Jim McGregor, che era anche l'agente dei 2 americani firmati da Caserta. Furono entrambi disastrosi, i peggiori americani dell’intera serie A, soprattutto il rosso Nagle, mentre l’onesto Filer ebbe una parte finale di stagione alquanto positiva.

GLI ITALIANI
Donadoni in lunetta.
Tra i giocatori indigeni, quasi tutti campani, i migliori furono: Simeoli con 10 punti e 4,6 rimbalzi per gara (cifre peggiori di quelle dell'anno precedente, quando si segnalò come il miglior rimbalzista italiano della serie A2) e Sergio Donadoni: il capitano bianconero segnò 10,3 punti per partita, ma giocò soltanto 20 gare, dopo le quali fu allontanato dalla società per atteggiamenti poco professionali in un allenamento all’indomani di una sua incolore prestazione personale contro la Postalmobili Pordenone (18 minuti, 0 punti con 0/6 al tiro).
La società volle dimostrare che le cose stavano cambiando, tutto andava gestito con professionismo, ma alcuni sostenevano che il provvedimento contro Donadoni fu preso soltanto perché la classifica era oramai compromessa.
In netto calo anche il playmaker Di Lella, soltanto 1,7 palle recuperate per gara (1 pallone di media in meno rispetto alla stagione precedente) ed un mediocre 50% dalla lunetta (23/46); il neo acquisto Biondi (8,5 punti per partita) fu limitato dagli infortuni che gli impedirono di scendere in campo in 7 gare sulle 26 totali.
In altri termini, sicuramente i deludenti Usa furono la principale causa della fallimentare stagione della Juve targata Diario, ma la mediocrità degli italiani contribuì non poco alla retrocessione in serie B.

I RISULTATI
Il campionato cominciò nel peggiore dei modi, il primo successo fu centrato alla sesta di campionato contro la Sarila Rimini (81-79); ciò non servì a salvare la panchina all'allenatore "tiranno" Gavagnin, che fu esonerato. In attesa del sostituto di Gavagnin, la squadra fu affidata al vice allenatore Marcelletti, che subì una pesante sconfitta contro la Postalmobili Pordenone in trasferta (90-75). 
Con l’arrivo del nuovo allenatore, il pesarese Marco Marchionetti, il Diario realizzò 2 successi tra le mura amiche, per poi inanellare 5 sconfitte consecutive e concludere il girone di andata all’ultimo posto (in coabitazione con l’Acentro Cagliari) con 6 punti, a soli 2 punti dalla zona salvezza occupata dalla deludente Sarila Rimini (la squadra romagnola, dopo i colpi di mercato Vecchiato e Zampolini, partiva con ambizioni di alta classifica) e dalla Honky Fabriano.


Nel girone di ritorno, la musica non cambiò: il Diario ottenne soltanto 4 successi e retrocesse nella serie cadetta con diverse giornate di anticipo. L’arrivo di Marchionetti non fu un toccasana, non risollevò la Juve dalle posizioni più basse della classifica, ma segnò una svolta per la società, in quanto per la prima volta fu ingaggiato un general manager professionista: Giancarlo Sarti. La Juvecaserta aveva in quel momento un general manager e un presidente da serie A1 ma una squadra mediocre.


LA CLASSIFICA
La squadra chiuse la stagione ad un modestissimo penultimo posto (13°) con un record di 7 vittorie e 19 sconfitte, retrocedendo nella serie cadetta. Come nell’anno precedente le vittorie maturarono quasi tutte tra le mura amiche, ben 6 su 7 furono ottenute al Palazzetto di Via Medaglie d’oro. Quel penultimo posto si rivelò, nell’anno successivo, fondamentale per la permanenza in serie A2 della Juvecaserta.



















LE STATISTICHE

Le migliori prestazioni individuali 
Punti realizzati: 33 Nagle (21^ giornata: Acentro Cagliari – Il Diario: 67-92)
Tiri Liberi: 100% 6/6 Donadoni (9^ giornata: Il Diario – Rodrigo Chieti: 70-68)
Tiri 2 punti: 81,2% 13/16 Filer (16^ giornata: Canon Venezia – Il Diario: 104-89)
Rimbalzi difensivi: 10 Filer (21^ giornata: Acentro Cagliari – Il Diario: 67-92)
Rimbalzi offensivi: 6 Nagle (8^ giornata: Il Diario – Acentro Cagliari: 102-78) Filer (2 volte)
Rimbalzi totali: 14 Nagle (2 volte)
Perse: 10 Nagle (17^ giornata: Il Diario – Hurlingam Trieste: 64-83)
Recuperate: 5 Filer (2 volte) Di Lella (19^ giornata: Sarila Rimini – Il Diario: 99-78)
Assist: 4 Di Lella (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Stoppate: 2 Donadoni (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)

Le migliori prestazioni di squadra 
Punti realizzati: 102 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Punti subiti: 106 (2 volte)
Tiri Liberi: 86,9% 20/23 (14^ giornata: Mobiam Udine – Il Diario: 106-88)
Tiri 2 punti: 60,5% 43/71 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Rimbalzi difensivi: 31 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Rimbalzi offensivi: 14 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Rimbalzi totali: 45 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Perse: 30 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Recuperate: 16 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)
Assist: 11 (8^ giornata: Il Diario - Acentro Cagliari: 102-78)Stoppate: 3 (4 volte)


I TIFOSI
Nonostante i risultati negativi, i tifosi presenti al palasport di Via Medaglie d'oro furono sempre numerosi. Il totale spettatori della Juvecaserta fu 25.177 in 13 partite, vale a dire 1.936 persone per gara, una media di tutto rispetto considerando che la capienza del palazzetto era di 2.000 posti. Fu un anno ricco di contestazioni, a volte nei confronti degli arbitri, più spesso nei confronti dei giocatori (Nagle il più beccato), atteggiamento provocato dai risultanti deludenti.

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