sabato 6 ottobre 2012

PREVIEW: JUVECASERTA - VANOLI CREMONA


«Mai schiavi del risultato». Perchè se dopo una rullata come quella di Milano riusciamo comunque a trovare degli aspetti positivi e dei motivi per essere cautamente ottimisti, o siamo dei poveri illusi oppure tutto sommato qualcosa da salvare c'è stato. E noi propendiamo per quest'ultima opzione.
La presenza sotto le plance di Akindele, la grinta di Michelori, la faccia tosta di Gentile e le linee di passaggio di Nic Wise costituiscono una buona base di partenza in vista degli impegni futuri.
La condizione fisica rimane quello che è (a mio modesto avviso prima di un'altra ventina di giorni non riusciremo a vedere la squadra esprimersi al 100% del proprio potenziale), per cui attendiamo fiduciosi: atleticamente possiamo solo salire di livello settimana dopo settimana e di pari passo aumenterà l'intensità difensiva e la durata della stessa (al Forum le gambe hanno retto appena due quarti, guarda caso quelli in cui abbiamo tenuto aperta la partita). 

L'AVVERSARIO: Vanoli Cremona.
Budget ridotto, problemi societari, rischio di non iscriversi al campionato scongiurato quasi in extremis: anche l'estate appena passata dalla squadra lombarda non può certo definirsi tranquilla. L'obiettivo dichiarato è la salvezza senza altre pretese e il roster allestito è in linea con le ambizioni: rotazioni corte, giocatori dal talento medio non eclatante ma grinta e cuore da vendere. Insomma, una squadra costruita ad immagine e somiglianza del suo condottiero, quello che, per quanto mi riguarda, rappresenta il miglior giocatore della squadra e la chiave della stagione cremonese: Attilio Caja. "L'Artiglio" è una vera e propria polizza assicurativa per questo genere di impieghi: che sia a stagione in corso o ad inizio anno non cambia, Caja è probabilmente il miglior allenatore in circolazione nel gestire situazioni di emergenza e, apparentemente, irrecuperabili. 
All'esordio casalingo in campionato, Cremona si è vista violare il proprio parquet da una buona Virtus Bologna grazie al trio USA Minard-Smith-Hasbrouck, rispettivamente 19, 15 e 18 punti.


ROSTER:
JOHNSON-JACKSON-HARRIS-HUFF-KOTTI
RUINI-VITALI-PORZINGIS-STIPANOVIC+BELLONI-CONTI-CAZZANIGA

Come detto, la Vanoli 2012/13 è per lo più una squadra di gregari (prerogativa da intendere con un'accezione positiva, visto che per la corsa salvezza gli attributi e la "cazzimma" contano più del talento, e noi ne sappiamo qualcosa). Offensivamente le armi più pericolose in faretra sono ascrivibili al reparto esterni: la guardia ex Veroli Jarrius Jackson, il playmaker ex Ostuni Aaron Johnson e il 2/3 giramondo Lance Harris sono i giocatori di maggior talento della squadra. A battagliare sotto le plance troviamo, sempre provenienti dalla Legadue, il centro finlandese Tuukka Kotti e Shawn Huff, visti rispettivamente a Imola e Forlì. Dalla panchina si alzano Luca Vitali, ultimissimo acquisto in ordine cronologico della società, Fabio Ruini (playmaker proveniente da Reggio Emilia con cui ha conquistato la promozione) e l'ala lettone Janis Porzingis, un paio di anni fa tra le fila di Pistoia. Mentre tra gli interni ritroviamo un fresco ex di giornata quale Andro Stipanovic che, a dire il vero, sta incontrando non poche difficoltà in questo inizio di stagione (viste le prestazioni poco convincenti in preseason Caja gli ha tolto i "gradi" di titolare a beneficio di Kotti, tant'è che durante la prima giornata è rimasto in campo appena 8').

LA CHIAVE:
«Twin Towers». Con la speranza che la condizione fisica dei nostri sia salita di livello, la chiave sarà l'impatto sulla partita dei lunghi, in particolar modo Akindele e Jelovac. Il nigeriano è un giocatore unico in questa partita: Cremona non ha tra le proprie file giocatori nè con quella stazza nè con quell'atletismo: teoricamente è una di quelle partite che l'ex Pesaro potrebbe potenzialmente dominare su entrambi i lati del campo. 
Il serbo ex Antalya dovrà essere bravo ad aprire il campo col tiro da fuori, tenendo libera l'area pitturata per il proprio "collega di reparto". 
Di cruciale importanza sarà anche cercare di mettere la museruola alla creatività degli esterni cremonesi, come detto il fulcro del gioco della squadra. In tal senso, la difesa di Mordente e soprattutto Maresca potrà risultare decisiva. 
In linea generale, sarà decisivo anche evitare di mettere la partita sulla bagarre cestistica. Squadre da battaglia come Cremona tendono a trovarsi bene in situazioni del genere, per cui bisognerà mantenere il regime della partita quanto più lineare e tecnicamente pulito possibile.

PRONOSTICO:
La partita, primo vero crocevia della stagione, è da vincere e siamo d'accordo, il divario tecnico sulla carta tra le due squadre è sensibile e siamo d'accordo, ma fisicamente siamo ancora lontani dalla condizione migliore. Si stanno facendo dei miglioramenti ma, come detto, appena una settimana fa abbiamo retto nemmeno tre quarti, per cui credo, e spero vivamente di sbagliarmi, che la partita sia più aperta di quella che avrebbe potuto e dovuto essere. 
Molto dipenderà anche dall'impatto che il tifo, per la prima casalinga ufficiale "orfano" dell'Inferno, riuscirà ad avere. Che nessuno si offenda, ma se pretendiamo di imporre il fattore campo col mortorio del trofeo Galeo allora meglio giocare in trasferta. Ci sarà bisogno dell'aiuto di tutti, anche dei sonnolenti tribunari.

Caserta-Cremona 60%-40%

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