venerdì 3 maggio 2013

5 anni in pArAdiso: le nostre Top5

Eccovi le classifiche dei tre gestori del blogpiùbellodelmonto. (e sticazzi? si, potete dirlo, non ci offendiamo mica, non abbiamo tutta questa stima di noi stessi)

Michele
5. Andrea Michelori ('09/'10)      
4. Fabio Di Bella ('09/'10)
3. Guillermo Diaz ('08/'09)  
2. Andre Smith ('11/'12)
1. Jumaine Jones ('09/'10)

Quintetto ideale: Di Bella-Diaz-Ere-Smith-Jones 

Premessa doverosa: faccio parte di quel gruppo di tifosi che tende a saltare dal seggiolino e ad arrivare all'idolatria per un giocatore più per uno sfondamento preso o per un tuffo nel pubblico che per una schiacciata o una tripla (ma sarei ipocrita se dicessi che queste cose non innescano in me profondo godimento fisico). 
Detto ciò è facilmente comprensibile la presenza alla #5 del "Miche". Credo che la gara5 di semifinale Scudetto contro Milano sia stata una delle prestazioni personali più commoventi, se non la più commovente, che io abbia mai visto: con una squadra arrivata ormai con le bombole d'ossigeno al quinto set di una serie tiratissima Andrea è stato l'ultimo a gettare la spugna. C'ha provato stoicamente, tenacemente, grintosamente per tutta la partita ma alla fine anche lui ha dovuto rinunciare. La sua espressione al termine della partita intrisa di sofferenza per la battaglia appena conclusasi che sormonta una canotta completamente zuppa di sudore credo sia l'emblema più esemplificativo del giocatore. 
Alla #4, per motivazioni simili, ho optato per il Capitano: altro eroe di quella fantastica cavalcata di 3 anni fa, Dibo non regge ovviamente il paragone dal punto di vista tecnico e di talento con altri esterni passati di recente dalle nostre parti (il primo Bowers, Collins, tanto per dirne due) ma per me è stato una delle pochissime cose da ricordare dopo l'abbandono di Caputo e il terremoto societario. Un Capitano nel vero senso della parola: uomo spogliatoio, rispettoso della maglia che indossa e dei suoi tifosi, ma non solo. Seriamente, ma quante partite il buon Fabio ci ha risolto nei 3 anni che è stato in bianconero (casertano, non quell'altro..)? in quante partite si è caricato sulle spalle la squadra quando la palla pesava griffandole col suo inconfondibile zampino? E lo vogliamo dire che nella stagione 2009/10 è stato a mani non basse, ma bassissime, il miglior playmaker italiano del campionato? E diciamolo, su. 
#3 per il nostro Superman. Autentico trascinatore e go to guy della Juve di Fabrizio Frates alla sua prima apparizione nella massima serie dopo 14 anni, di cui è stato tranquillamente uno dei migliori giocatori, tanto che finanche Siena pare si fosse interessata a lui più o meno seriamente nel corso della stagione. Il ragazzo in quanto a potenziale era secondo a pochi (raramente ho avuto modo di ammirare una combinazione così azzeccata di atletismo e talento con la palla tra le mani), peccato che una sequela d'infortuni e una testa non propriamente equilibrata l'abbiano fatto perdere parecchio negli anni a venire, durante cui non è più tornato quello che era. Peccato, ma il meglio di Superman ce lo siamo goduti noi. 
Alla #2 un altro senza il quale staremmo probabilmente parlando di stagione fallimentare e retrocessione semi-assicurata, Andre Smith, uno che, numeri a parte (capocannoniere della Serie A e migliore in termini di valutazione, mica pizza e fichi) è valso da solo non meno di 10-12 punti dei 24 che abbiamo messo su la scorsa stagione. In linea assoluta credo che, dei lunghi passati dalle nostre parti nel recente passato, sia stato il più completo tecnicamente (Boni.. Jumaine è di un altro pianeta, ma tendeva spesso e volentieri ad omettere la fase difensiva) e soprattutto il più continuo (a memoria ricordo 2-3 partite steccate, non di più). Forse non era particolarmente bello da vedere ed appariscente (alzi la mano chi ricorda qualche sua tripla dal parcheggio del Palamaggiò), ma è stato a mani basse il giocatore più efficace che abbiamo avuto negli ultimi anni, soprattutto rapportato all'impatto che aveva nella squadra in cui giocava. C'abbiamo provato a godercelo un altro anno, ma purtroppo quando i petroldollari russi chiamano è difficile fare orecchie da mercante. 
Ed eccoci qui: #1. Numero uno piuttosto scontata visto che l'ala ex Lakers e Philly è più o meno all'unanimità considerato uno dei più grandi giocatori ad aver indossato la casacca bianconera. Sicuramente sotto Oscar (che fa classifiche a parte), personalmente tenderei metterlo anche un gradino sotto Shack, non fosse altro che stiamo comunque parlando del centro grazie al quale 22 anni fa potevamo cucirci il triangolino tricolore sul petto. Ecco, se le prime due posizioni del podio c'è bene o male accordo, sulla terza si può discutere. Io sto con Jumaine e dico medaglia di bronzo a JJ.


Dr. J: 
5. Ron Slay ('08/'09) 
4. Andre Collins ('11/'12) 
3. Fabio Di Bella ('09/'10)
2. Andre Smith ('11/'12)
1. Jumaine Jones ('09/'10)

Quintetto ideale: Collins-Diaz-Ere-Jones-Smith

Al 5° posto ci metto Ronald "Ron Ron" Slay, uno che se gioca per la tua squadra ti fa pariare ogni domenica, mentre quando gioca per gli avversari un po' meno (tipo nel derby dell'anno scorso). Di talento e tecnica ce ne sono a sufficienza, peccato per la testa (se c'era anche quella staremmo parlando di un giocatore da top team di Eurolega). E poi la prima vittoria del ritorno in A, contro Milano, a mezzogiorno: corre tutto il campo e segna il tap-in vincente, delirio. Indimenticabile. 
Subito dopo Andre Collins: penso che le sue triple dopo il crossover siano una delle cose più belle viste al PalaMaggiò negli ultimi anni. Peccato per la poca costanza dimostrata nell'arco del campionato, ma un play così elettrizante lo vorrei sempre nella mia squadra
Al terzo posto c'è Capitan Dibo, sicuramente il meno talentuoso dei 5, ma quello con più cuore. Impossibile descrivere tutte le imprese compiute con lui a guidare il quintetto, ci vorrebbe un post apposito. 
Il secondo posto spetta ad Andre Smith: quei movimenti in post li rivedremo difficilmente al PalaMaggiò, ormai di giocatori così non ne fanno molti...poetry in motion. Poi mica capita spesso di avere il capocannoniere del campionato (18.4 punti di media) e il giocatore con la più alta valutazione (20.5 di media) nella tua squadra?
Sul gradino più alto del podio, Mr. Jumaine Jones. Uno dei miei giocatori preferiti in assoluto e (per me) nettamente il miglior giocatore passato per Caserta in questi 5 anni: talento, tecnica ed eleganza al di sopra della media, uno di un altro livello. Gara 3 a Roma, con la standing ovation del pubblico capitolino per il #33 da Cocoa, resterà per sempre nella storia bianconera: venne, vide, vinse.
(Si, lo so che guardando le Top5 dei miei colleghi la mia descrizione potrebbe sembrare troppo breve, ma non è colpa mia: sono loro che non hanno il dono della sintesi.)
 

Mr. D: 
5. Andrea Michelori ('09/'10) 
4. Andre Collins ('11/'12) 
3. Ron Slay ('08/'09)
2. Andre Smith ('11/'12)
1. Jumaine Jones ('09/'10)


Quintetto ideale: Collins-Diaz-Ere-Jones-Michelori

Da Frates a Sacripanti, da un rookie come Foster ad un altro come Mavraides, dall’abbraccio sincero della Fossa fortitudina al “fortitudino” che meriterebbe di metterci entrambi i piedi, in una fossa.
In questa trasformazione repentina che non ha certo contribuito al benessere cardiaco dei tifosi bianconeri, c’è un unico ricorrente leit motiv, un ritornello ridondante che accompagna qualsiasi Juve, e non parlo del fatto che dal tetto sopra la curva 4 stelle ci piove ancora.
Le Ali Forti, i lunghi atipici o Power Forward, che dir si voglia.
In bianconero, lo spot di 4 è stato sempre occupato da giocatori talentuosi, devastanti, seppur con diverse attitudini mentali.
Proprio per questo, in classifica, ne troviamo ben 3, che in 5 anni non sono mica poche (considerando che Jumaine ha occupato quello spot due anni di fila).
Partiamo con calma però.
Alla #5 c’è Michelori. Il “Miche” non ha fisico, non ha atletismo, e neppure talento.
Avete mai fatto caso alla precisione dei suoi show difensivi? Del suo lavoro con il perno sotto le plance? E della capacità di andare a rimbalzo offensivo con un fantascientifico senso della posizione?
Tutto questo rendendo sempre almeno 10-15 cm al lungo avversario, oltre a svariati anni di differenza.
Ecco, forse non ci avete mai pensato, ma ve lo dico io: in bianconero abbiamo visto all’opera, nel momento migliore della sua carriera, il miglior lungo italiano per tecnica, fondamentali e difesa da che a 35 anni ancora la spiega. A mani basse.
Collins invece guadagna la #4. Devo essere sincero, sono stato combattuto tra lui e Di Bella per un bel po’, ma la scelta era inevitabile. Al netto di quanto fatto per la Juve, Andre è davvero di un altro pianeta. Playmaker di altissimo livello, potrebbe riprendersi in allenamento e caricare su YouTube Tutorial di tiro. Talento a pacchi, anche con una gamba sola, e insieme al compare Smith, da solo ha salvato quella Serie A che probabilmente, senza di loro, non sarebbe arrivata a quota 5 anni oggi.
Entrando nella Top3, ci ricolleghiamo a quanto detto prima. Tre pariruolo di livello eccelso.
#3 è senza dubbio Ron Slay.
Ok, aspettate, fermi! Non partite con gli insulti, posso spiegare, non è come sembra!
Ron Ron è un giocatore che ha segnato una nuova rivalità, ma per quanto mi riguarda, non l’ho mai considerato un uomo…brillante, ecco.
Al netto di questa considerazione, non puo’ essere negato che questo qui è uno dei più evidenti casi di “What if” nella pallacanestro. Talento surreale, capace di dominare qualsiasi partita a rimbalzo e in qualsiasi contesto offensivo. Giocatore che accende pubblico e avversari, trash-talking e piece teatrali. Se avesse avuto un cervello al posto di quelle due noccioline che si ritrova nel cranio, beh, forse a Caserta neppure l’avremmo visto.
Sul secondo gradino del podio, alla #2, si piazza giustamente Andre Smith.
Qui parliamo di un giocatore che ho amato. Meno talento di Slay, decisamente più testa. Talento offensivo, pragmaticità e lavoratore. Il 70% della sua produzione offensiva proveniva da eleganti danze di piede perno, inesorabile vicino al canestro. Ha anche tiro eh, oltre a voglia di vincere ed etica lavorativa. Negli ultimi 20 anni, a Caserta, non s’era visto nulla del genere.
Eccetto la #1, ovviamente.
Jumaine Jones. Gara 3 nei quarti di Finale contro la Roma di Boniciolli. Serve altro?
La più maestosa manifestazione di superiorità a cui abbia mai assistito, una partita vinta da solo, con una prestazione irreale, fuori dal tempo. Onnipotenza.
E poi quella tripla sempre in Gara 3, ma di Semifinale. Il boato nel settore ospiti, la gioia di quel momento. Questi brividi che salgono mentre scrivo.
Niente di tutto questo è normale, ordinario, esattamente come Jumaine. Il più grande giocatore di pallacanestro visto in canotta bianconera dalla rinascita ad oggi.

2 commenti:

  1. Sempre un piacere leggervi....

    La mia Top 5:
    1) Donna
    2) Amanda
    3) Donna
    4) Amanda
    5) Donna

    Ciao, Gruoss'''

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