La Juvecaserta al Pianella (foto Fasterwallace) |
Nulla da fare, seconda sconfitta consecutiva per la Juve di coach Sacripanti, rimediata per mano di una Scavolini Pesaro in questo inizio di stagione decisamente più "corsara" rispetto a quanto fatto vedere tra le mura amiche( oltre al parquet del Palamaggiò, è stato violato due settimane fa anche un altro fortino semi inespugnabile come il Pianella di Cantù). Troppo il talent tra le fila dei biancorossi, pur mostrato ancora solo a sprazzi, e oggettivamente troppo ridotte all'osso le rotazioni dei bianconeri.
Caserta infatti si apprestava al match di domenica scorsa priva del croato Andrija Stipanovic( che ne avrà, presumibilmente, per altre 3 settimane almeno) e con un Weyinmi Rose ancora vistosamente menomato a causa della distorsione alla caviglia subita nella precedente gara interna contro Casale Monferrato.
Non è bastata l'ottima prestazione del "gettone" Marko Tusek, autore di pregevoli giocate ma palesemente fuori forma e soprattutto, come era prevedibile, poco inserito nei piani tattici del coach canturino. Nonostante ciò però la Pepsi ha dimostrato ancora una volta che sul piano del carattere, della grinta e della determinazione, non è seconda a nessuno in questo campionato, infatti è rimasta avvinghiata alla partita fino all'ultimo, avendo anche diverse chance di passare in vantaggio nelle ultime battute del match.
Purtroppo la stanchezza nelle gambe si è fatta sentire, ed una delle chiavi di lettura per la pessima gestione di quei possessi risiede nell'utilizzo approssimabile ai 37'-38' del playmaker di passaporto bulgaro Andre Collins. Fisiologico un calo di lucidità verso fine partita, dunque, da parte di colui che ha le sorti della squadra tra i suoi polpastrelli. Ciorciari infatti, dopo le prime due uscite stagionali in cui è stato autore di prestazioni tutto sommato sufficienti, non sta convincendo affatto nelle ultime settimane. L'esterno nativo di Santa Fe, si sa, non è famoso per l'efficacia del suo tiro, nè per la sua particolare predisposizione difensiva( anche a causa della sua taglia fisica limitata), le sue qualità risiedono innanzitutto nei repentini cambi di marcia con cui può infilare di sorpresa le difese avversarie e nell'abilità, in certi casi anche oltremodo esasperata, di trovare sempre il compagno libero per un tiro più pulito, da passatore di natura quale è. Il rendimento di Ciorciari, assieme alla forma fisica di Rose, hanno costretto Collins a sobbarcarsi lavoro triplo, svolto, tra l'altro, in maniera eccellente, eccezion fatta come detto per la gestione degli ultimissimi palloni( per lui 22 punti, 7 assist e 29 di valutazione).
Seconda sconfitta stagionale, quindi, per la Juve, dopo lo stop esterno di Masnago contro Varese. Come nella trasferta varesina, anche in questo caso però la Juve non ha demeritato. E se al PalaWhirpool è stata giocata una partita tecnicamente di buon livello, nel match del Palamaggiò contro Pesaro indubbiamente è emerso il carattere enorme di questa squadra.
Tuttavia, mancano i due punti. La classifica non è preoccupante, s'intende( Caserta ottava, a 4 punti dalla vetta e a 6 da Casale Monferrato, fanalino di coda), ma le avversarie stanno affilando gli artigli, e chi, come i piemontesi, è stato costretto a rivoluzionare il roster in corso d'opera avrà bisogno dei naturali tempi di rodaggio per raccogliere i frutti di quanto seminato. E' perciò in questo lasso di tempo che chi ha svolto un buon lavoro estivo in fase di allestimento di roster( come appunto la Pepsi) deve sfruttare questo piccolo, ma alla lunga fondamentale vantaggio.
Il calendario non aiuta affatto, anzi. Il prossimo match vedrà Caserta battagliare sulle lastre di uno dei parquet storici dello stivale cestistico, il Pianella di Cucciago. Come il PaladelMauro di Avellino, il Pianella è un campo particolarmente indigesto ai giocatori casertani, usciti vittoriosi dalla bolgia brianzola l'ultima volta un lontano 22 ottobre 1988 (Vismara- Snaidero 102-105).
Altri tempi, altri giocatori, altro basket. La realtà dice che adesso Cantù è al vertice del basket italiano e sta tornando ad assumere una posizione di enorme rilievo anche in Europa( 3-2 nella prima fase a gironi dell'Eurolega, probabile che basti solo un'altra vittoria per staccare il pass per le Top16). Caserta invece, dopo la brillante stagione che l'ha portata ai preliminari della massima competizione europea e l'anno dopo a disputare un quarto di finale di Eurocup, ha subito un drastico ridimensionamento, sia di budget che di ambizioni( parola d'ordine: difendiAmolA, senza se e senza ma). La situazione societaria è quella che è, dunque le due squadre che scenderanno in campo domenica pomeriggio sono assolutamente inconfrontabili in quanto viaggiano su due binari paralleli.
La Bennet, per onorare al meglio la prestigiosa partecipazione all'Eurolega, ha rinfoltito ulteriormente un roster già estremamente equilibrato e collaudato.
L'inserimento dell'ala americana classe '88 David Lighty, di un piacevolissimo ritorno per il basket italiano, dopo le sue vittoriose stagioni alla Fortitudo Bologna e poi al Barcellona, come Gianluca Basile, del centro georgiano classe '89 Giorgi Shermadini( altra clamorosa intuizione del duo Trinchieri- Arrigoni) e del playmaker ex Montegranaro Andrea Cinciarini hanno garantito a questa squadra la lunghezza necessaria per affrontare al meglio il doppio impegno. Una corazzata del genere, con un sistema ed un'efficacia di gioco che al momento fanno invidia anche al Montepaschi di Pianigiani, non può che essere temibile, soprattutto in casa dove i canturini hanno sempre avuto storicamente una marcia in più.
L'inserimento dell'ala americana classe '88 David Lighty, di un piacevolissimo ritorno per il basket italiano, dopo le sue vittoriose stagioni alla Fortitudo Bologna e poi al Barcellona, come Gianluca Basile, del centro georgiano classe '89 Giorgi Shermadini( altra clamorosa intuizione del duo Trinchieri- Arrigoni) e del playmaker ex Montegranaro Andrea Cinciarini hanno garantito a questa squadra la lunghezza necessaria per affrontare al meglio il doppio impegno. Una corazzata del genere, con un sistema ed un'efficacia di gioco che al momento fanno invidia anche al Montepaschi di Pianigiani, non può che essere temibile, soprattutto in casa dove i canturini hanno sempre avuto storicamente una marcia in più.
Caserta si affaccia a questo delicato match dopo aver recuperato completamente Rose e aver inserito al meglio il centro sloveno Tusek. Lo stesso Sacripanti( ex di giornata, essendo lui canturino di nascita e avendo allenato Cantù per 7 stagioni consecutive, vincendo una Supercoppa Italiana) ha ammesso che l'handicap maggior nella settimana di preparazione della partita contro Pesaro è stato proprio quello di non essere riuscito a guidare allenamenti con l'intensità consona con cui andrebbero preparate certe partite, proprio a causa degli infortuni. Ciò non è avvenuto durante questa settimana( culminata in settimana con un'amichevole contro la Sidigas Avellino terminata con la vittoria, da parte dei bianconeri, proprio su questi ultimi), in cui, a detta del coach casertano, la qualità degli allenamenti è stata sufficientemente accettabile.
Se Caserta ha potuto preparare la gara del Pianella in tranquillità, stessa cosa non si può dire per la Bennet, impegnata nell'ostica trasferta turca contro il Fenerbahce poi persa al supplementare dopo una gara tiratissima, valida per l'accesso alle Top16 di Eurolega. Questo indubbiamente potrà essere un fattore a favore dei bianconeri, poichè Cantù è inevitabile che abbia speso energie mentali e fisiche notevoli, sia per il viaggio, sia per lo stress della partita. Probabile che le scorie della trasferta si faranno sentire alla lunga, ma queste da sole non sono e non saranno sufficienti a sbancare il Pianella. Bisogna che la Juve giochi da Juve, tutta cuore, grinta e attributi. Il match è proibitivo, ma del resto anche vincere a Siena lo era.
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