Charlie Will Bell III è un giocatore della Juvecaserta, basta questo per poter raccontare la storia dei leggendari Flintstones, i campioni NCAA del 2000.
Charlie Bell nasce nel 1979 a Flint, una cittadina indistriale di 125.000 abitanti nel Michigan, inizia a giocare a basket alla Flint Southwestern Academy High e
conclusa l'high school si iscrive alla Michigan State University. Agli
Spartans, sotto la guida di una leggenda come coach Tom Izzo, ritrova
altri tre nativi di Flint: Mateen Cleaves, Morris Peterson e Antonio Smith. Nascono così "I Flintstones",
uno dei gruppi di giocatori più talentuosi dell'intero panorama del
college basketball americano. La stagione 1998/99 (Charlie Bell è al suo
secondo anno) è quella della svolta per gli Spartans, che non vincevano
il titolo dal 1979, quando a guidarli c'era un play di 206 cm con il
#33, tale Magic Johnson.
La squadra non delude, chiude la stagione con 33 vinte e 5 perse e partecipa alle Final Four, perdendo però in semifinale contro Duke. Al termine di quell' annata uno dei quattro Flintstones, Antonio Smith, si laurea e lascia la squadra.
L'anno dopo Michigan, guidata dai 3 nativi di Flint, è determinata ad arrivare fino in fondo: la stagione si conlude con 32 vinte e 7 perse (Bell chiuderà a 11.5 punti, 4.9 rimbalzi e 3.2 assist) e Morris Peterson viene nominato Big Ten Player of the Year.
Alle Final Four di Indianapolis gli Spartans prima eliminano in semifinale Wisconsin, poi conquistano il titolo battendo in finale Florida per 76 - 89 (qui trovate l'intera partita), con i 3 Flintstones che combinano 48 punti (per Bell 9 punti, 8 assist e 5 rimbalzi). Il capitano, Mateen Cleaves, viene nominato miglior giocatore della Final Four.
L'anno dopo Michigan State riesce a raggiungere per la terza volta consecutiva le Final Four perdendo però in semifinale con Arizona. In quell'annata Charlie Bell fa registrare la sua miglior stagione in maglia Spartans concludendo con 13.5 punti, 4.5 rimbalzi e 2.7 assist a partita.
Charlie inoltre è stato nominato Michigan State Defensive Player of the Year in ognuno dei 4 anni in cui ha giocato per gli Spartans.
Dopo il college i Flintstones continuano con il basket:
La squadra non delude, chiude la stagione con 33 vinte e 5 perse e partecipa alle Final Four, perdendo però in semifinale contro Duke. Al termine di quell' annata uno dei quattro Flintstones, Antonio Smith, si laurea e lascia la squadra.
L'anno dopo Michigan, guidata dai 3 nativi di Flint, è determinata ad arrivare fino in fondo: la stagione si conlude con 32 vinte e 7 perse (Bell chiuderà a 11.5 punti, 4.9 rimbalzi e 3.2 assist) e Morris Peterson viene nominato Big Ten Player of the Year.
Alle Final Four di Indianapolis gli Spartans prima eliminano in semifinale Wisconsin, poi conquistano il titolo battendo in finale Florida per 76 - 89 (qui trovate l'intera partita), con i 3 Flintstones che combinano 48 punti (per Bell 9 punti, 8 assist e 5 rimbalzi). Il capitano, Mateen Cleaves, viene nominato miglior giocatore della Final Four.
L'anno dopo Michigan State riesce a raggiungere per la terza volta consecutiva le Final Four perdendo però in semifinale con Arizona. In quell'annata Charlie Bell fa registrare la sua miglior stagione in maglia Spartans concludendo con 13.5 punti, 4.5 rimbalzi e 2.7 assist a partita.
Charlie inoltre è stato nominato Michigan State Defensive Player of the Year in ognuno dei 4 anni in cui ha giocato per gli Spartans.
Dopo il college i Flintstones continuano con il basket:
Mateen Cleaves
viene scelto con la 14a chiamata assoluta dai Detroit Pistons, ma dopo
qualche anno non certo esaltante in NBA, decide di giocare in Europa.
Nel 2008 si ritira, ed oggi è un analista per Fox Sport Detroit.
Antonio Smith oggi, oltre ad essere assistant coach al Mott Community College, aiuta i giovani talenti di Flint ad emergere nel mondo del basket.
Morris Peterson
è il Flintstones che ha avuto la miglior carriera in NBA, giocando
ottime stagioni ai Raptors, prima di passare a New Orleans, ad Oklahoma City e poi a Charlotte.
La storia di Charlie Bell ormai la conoscete tutti, dopo il college gioca qualche partita in NBA, poi in Italia, e poi di nuovo in NBA, dove con i Bucks
fa registrare una stagione da 13 punti di media, e addirittura una
tripla doppia (!). Tagliato dai Warriors, firma per la Juve.
GO CHARLIE!
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