12 Marzo 1995, Greensboro, North Carolina.
Nel bel mezzo della March Madness, che paralizza letteralmente più di mezza america, al "palazzetto" cittadino (23000 posti, chiamiamolo palazzetto...) si gioca la finale dell' Atlantic Coast Conference Tournament, più noto come ACC Tournament. Chi vince si aggiudica un posto nel tabellone principale del torneo NCAA.
La finale è tra Wake Forest University e University of North Carolina, grandi rivali. Ora, almeno in ambito cestistico, l'università del North Carolina è più o meno nota a tutti, perchè da lì è uscita gente del calibro di James Worthy, Bob McAdoo, Vince Carter e mille altri, ma soprattutto perchè Dio quando aveva del tempo libero giocava a basket lì, usando la maglietta col #23. Quelli di Wake Forest sono sicuramente meno "famosi", eppure di gente che sa giocare a pallacanestro ne è uscita da lì: Tim Duncan, Chris Paul, Eric Williams (si, proprio lui) e soprattutto il protagonista di questa storia: Randolph Childress, per gli amici Randy.
L'ACC Tournament è composto da 3 turni, 3 partite ad eliminazione diretta: nei quarti di finale WF ha eliminato Duke, con un Randy ispiratissimo che ne mette 40, in semifinale è toccato a Virginia uscire sconfitta dal campo: Childress stavolta si ferma "solo" a quota 30. Ah, nelle due partite Randy realizza anche 8 assist di media. Come avrete capito, il #22 sta disputando un torneo fantastico, e se a ciò aggiungete anche un Duncan perennemente in doppia doppia con punti e rimbalzi (più una manciata di stoppate che non mancano mai) la finale è servita.
Le squadre sono in campo, le caratteristiche bande musicali delle università smettono di suonare, è il momento della presentazione dei giocatori.
Il quintetto di North Carolina:
#5 Jeff McInnis, che da pro ha avuto una carriera abbastanza lunga in NBA;
#21 Donald Williams, tanti anni passati in Europa dopo il college, tra l'altro nel suo prima anno da professionista ha vinto pure il campionato in Austria (!);
#42 Jerry Stackhouse, 2 volte NBA All-Star ed attualmente (39 anni) ancora in giro sui parquet NBA;
#24 Dante Calabria, che qui in Italia conosciamo benissimo;
#30 Rasheed Wallace, la star della squadra, quello che farà dopo il college lo sapete tutti, non perdo nemmeno tempo a scriverlo.
Per Wake Forest University:
#25 Jerry Braswell, chi?
#22 Randolph Childress, già sapete;
#34 Travis Banks, altro giramondo, giocherà in Europa e in Sud America;
#44 Ricky Peral, chi?!
#21 Tim Duncan, che non ha bisogno di presentazioni.

Palla a due, inizia la partita.
Nei primi minuti non si segna in nessun modo, ci pensa Sheed a rompere il ghiaccio con una schiacciata prepotente dopo rimbalzo offensivo, anche Childress scalda i motori con una tripla, poi tocca a Stackhouse e a Duncan mettere a referto qualche punto. La partite decolla, e alla fine del primo tempo UNC è avanti 38-33.
I principali realizzatori per Nort Carolina sono, manco a dirlo, Wallace e Stockhouse; per Wake Forest il trascinatore assoluto è Childress, che chiude il primo tempo con 15 punti, frutto di un clamoroso 5/7 da 3. L'azione più spettacolare del tempo è sicuramente un suo crossover che mette letteralmente a sedere il difensore: Randy temporeggia un secondo, lo guarda, gli fa cenno di alzarsi e spara la tripla.
Solo rete, ovviamente.
Il secondo tempo inizia con Wake Forest che recupera lo svantaggio, soprattutto grazie a Duncan che vince, azione dopo azione, la battaglia sottocanestro con Sheed. Poi tocca a Childress, che prima mette a referto l'ennesima tripla (la sesta su sette tentativi), e poi forza la palla persa in difesa: Wake Forest passa in vantaggio di 5 punti.
La risposta di North Carolina non si fa attendere, dopo qualche minuto la rimonta è già completata, anche senza Wallace, che è in panchina con 3 falli.
Mancano 7 minuti alla fine, ed ecco la svolta: UNC è in vantaggio, Rasheed cade male e si infortuna al ginocchio, lasciando il campo tra lacrime e urla disumane. Non rientrerà più.
Al suo posto entra Serge Zwikker (se vi state chiedendo "e chi cazz' è?", sappiate che anche Duncan ebbe più o meno la stessa reazione), ovviamente The Big Fundamentals lo scherza in attacco e lo annulla in difesa.
Intanto Randy, tanto per gradire, mette a referto un altro paio di triple (8/15) e porta WF in vantaggio di 6 punti a 2 minuti dalla fine.
È finita? Stackhouse decide di no.
Il #42 prima porta i suoi fino al -3, poi a 4 secondi dalla fine spara la tripla del pareggio. Wake Forest non riesce nemmeno a tirare nell'azione successiva, suona la sirena: 73 pari, overtime!
Nel supplemetare il Professore si rimette a spiegare basket, riprendendo da dove aveva lasciato: ormai è costantemente raddoppiato, ma ciò non gli impedisce di centrare l'ennesima tripla della sua partita, a cui fa immediatamente seguito un canestro di tabella, 33 per lui. "A performance for the ages!", commenta il telecronista.
UNC però non sta a guardare, e a 2 minuti dal termine il vantaggio di Wake Forest è di un solo punto. Tocca, ovviamente, a Childress ampliare il vantaggio, che diventa immediatamente di 3 lunghezze grazie al punto numero 35 della sua partita. I Tar Heels hanno l'occasione di rifarsi sotto ma sbagliano, rimbalzo Wake Forest (sempre di Randy, pure se nel frattempo l'amicone Tim ne ha catturati 20) a 57 secondi dalla fine.
Finita? Neanche questa volta.
Childress parte come un treno e commette fallo in attacco, dall'altro lato Williams tenta la tripla del pareggio ma sbaglia, i suoi però catturano il rimbalzo offensivo e gliela ridanno, a quel punto Donald, che ad occhio e croce non doveva essere troppo timido, ne spara un'altra: stavolta è quella buona, 80 pari a 21 secondi dalla sirena. Timeout.
La corsa di Wake Forest nel tabellone principale NCAA si fermerà nelle Sweet Sixteen contro Oklahoma State, ma quello che successe il 12 Marzo 1995 a Greensboro, nel North Carolina, è divenuto storia, una storia che chiunque da quelle parti vi potrà raccontare, magari indicandovi quella maglia #22 in bella mostra sul soffitto del Lawrence Joel Veterans Memorial Coliseum, che è appartenuta, e apparterrà per sempre, a Randolph Childress, il Professore.
Le squadre sono in campo, le caratteristiche bande musicali delle università smettono di suonare, è il momento della presentazione dei giocatori.
Il quintetto di North Carolina:
#5 Jeff McInnis, che da pro ha avuto una carriera abbastanza lunga in NBA;
#21 Donald Williams, tanti anni passati in Europa dopo il college, tra l'altro nel suo prima anno da professionista ha vinto pure il campionato in Austria (!);
#42 Jerry Stackhouse, 2 volte NBA All-Star ed attualmente (39 anni) ancora in giro sui parquet NBA;
#24 Dante Calabria, che qui in Italia conosciamo benissimo;
#30 Rasheed Wallace, la star della squadra, quello che farà dopo il college lo sapete tutti, non perdo nemmeno tempo a scriverlo.
Per Wake Forest University:
#25 Jerry Braswell, chi?
#22 Randolph Childress, già sapete;
#34 Travis Banks, altro giramondo, giocherà in Europa e in Sud America;
#44 Ricky Peral, chi?!
#21 Tim Duncan, che non ha bisogno di presentazioni.

Palla a due, inizia la partita.
Nei primi minuti non si segna in nessun modo, ci pensa Sheed a rompere il ghiaccio con una schiacciata prepotente dopo rimbalzo offensivo, anche Childress scalda i motori con una tripla, poi tocca a Stackhouse e a Duncan mettere a referto qualche punto. La partite decolla, e alla fine del primo tempo UNC è avanti 38-33.
I principali realizzatori per Nort Carolina sono, manco a dirlo, Wallace e Stockhouse; per Wake Forest il trascinatore assoluto è Childress, che chiude il primo tempo con 15 punti, frutto di un clamoroso 5/7 da 3. L'azione più spettacolare del tempo è sicuramente un suo crossover che mette letteralmente a sedere il difensore: Randy temporeggia un secondo, lo guarda, gli fa cenno di alzarsi e spara la tripla.
Solo rete, ovviamente.

La risposta di North Carolina non si fa attendere, dopo qualche minuto la rimonta è già completata, anche senza Wallace, che è in panchina con 3 falli.
Mancano 7 minuti alla fine, ed ecco la svolta: UNC è in vantaggio, Rasheed cade male e si infortuna al ginocchio, lasciando il campo tra lacrime e urla disumane. Non rientrerà più.
Al suo posto entra Serge Zwikker (se vi state chiedendo "e chi cazz' è?", sappiate che anche Duncan ebbe più o meno la stessa reazione), ovviamente The Big Fundamentals lo scherza in attacco e lo annulla in difesa.
Intanto Randy, tanto per gradire, mette a referto un altro paio di triple (8/15) e porta WF in vantaggio di 6 punti a 2 minuti dalla fine.
È finita? Stackhouse decide di no.
Il #42 prima porta i suoi fino al -3, poi a 4 secondi dalla fine spara la tripla del pareggio. Wake Forest non riesce nemmeno a tirare nell'azione successiva, suona la sirena: 73 pari, overtime!
Nel supplemetare il Professore si rimette a spiegare basket, riprendendo da dove aveva lasciato: ormai è costantemente raddoppiato, ma ciò non gli impedisce di centrare l'ennesima tripla della sua partita, a cui fa immediatamente seguito un canestro di tabella, 33 per lui. "A performance for the ages!", commenta il telecronista.
UNC però non sta a guardare, e a 2 minuti dal termine il vantaggio di Wake Forest è di un solo punto. Tocca, ovviamente, a Childress ampliare il vantaggio, che diventa immediatamente di 3 lunghezze grazie al punto numero 35 della sua partita. I Tar Heels hanno l'occasione di rifarsi sotto ma sbagliano, rimbalzo Wake Forest (sempre di Randy, pure se nel frattempo l'amicone Tim ne ha catturati 20) a 57 secondi dalla fine.
Finita? Neanche questa volta.
Childress parte come un treno e commette fallo in attacco, dall'altro lato Williams tenta la tripla del pareggio ma sbaglia, i suoi però catturano il rimbalzo offensivo e gliela ridanno, a quel punto Donald, che ad occhio e croce non doveva essere troppo timido, ne spara un'altra: stavolta è quella buona, 80 pari a 21 secondi dalla sirena. Timeout.
"Gimme the ball and get out my way. If we lose, blame me!"
A parlare è Randy Childress, i destinatari del messaggio sono coach e compagni di squadra. Si fa come dice lui (e ci mancherebbe!).
Si torna in campo, passa qualche secondo e la palla arriva al prescelto: penetrazione, arresto, tiro...canestro! Trentasette.
Randy è immarcabile, compagni di squadra e avversari sapevano già che la palla sarebbe entrata, era chiaro a tutti, bisognava solo attendere pazientemente.
Ci sono altri 4 secondi da giocare, ma dopo una partita del genere si intuisce facilmente per chi si siano schierati gli Dei del basket.
Stackhouse sbaglia la tripla, stavolta è finita per davvero.
Stackhouse sbaglia la tripla, stavolta è finita per davvero.
Wake Forest University vince il torneo (una vittoria che mancava dal 1962), Randy si stende sul parquet mentre i compagni, in pellegrinaggio, corrono a rendere omaggio al Prof., altro che "blame me!".
Con 35.7 punti e 7 assist di media in 3 partite, viene eletto MVP del torneo. I 107 punti totali infrangono il precedente record stabilito nel 1957 da tale Lennie Rosenbluth.
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