Ci siamo, ora ci siamo sul serio: l'appuntamento con la storia è finalmente arrivato. Quarti di finale di Eurocup, non sarà l'Eurolega, ma sempre della seconda competizione continentale si tratta, e pertanto va onorata al meglio delle proprie possibilità. Proprio come si appresta a fare la Juve, che iniziò la Coppa nello scetticismo generale, figlio anche del disastroso inizio di campionato, ma poi diventata nel corso dell'anno la principale luce della stagione bianconera, che nemmeno un percorso in campionato non all'altezza del precedente e con tanti alti e bassi ha potuto minimamente offuscare.
Dopo il primo gironcino eliminatorio, superato al secondo posto con un record di 3-3 e il secondo di Last 16, concluso positivamente occupando sempre la seconda posizione( nonostante un record eccellente di 5-1, penalizzante è stato lo scarto di 10 punti subito al Vistalegre di Madrid contro l'Estudiantes), Caserta si appresta ad affrontare il suo quarto di finale consapevole dei propri mezzi, con tanto entusiasmo, sia tra i tifosi che tra i giocatori stessi, e cosciente soprattutto della forza dell'avversario in questione.
Si perchè l'Unics, oltre che tecnicamente, anche dal punto di vista numerico è la miglior squadra della competizione: 9-3 di record totale, entrambi i gironcini eliminatori superati al primo posto, ed una squadra che è sempre apparsa navigare a vele spiegate verso la conquista del titolo. Tra l'altro, l'andamento europeo da prima della classe rispecchia anche quello da rullo compressore che ha avuto nella Lega russa, migliore anche di quello delle due superpotenze Cska e Khimki( contro cui, tra l'altro, l'Unics ha perso solo una volta su 4 confronti stagionali). Insomma, il roster di Kazan è da Eurolega non solo sulla carta, ma l'ha dimostrato anche sul campo, facendosi sorprendere molto raramente.
Foto F. Russo |
Oltre all'aspetto psicologico e a quello prettamente tecnico, sarà fondamentale che il pubblico diventi protagonista anche in Europa, soprattutto in termini numerici, dove fino ad ora ha difettato. In prevendita sono stati venduti poche centinaia di tagliandi, gli abbonati presumibilmente saranno tutti presenti o quasi( come premio- fedeltà la società ha deciso di "regalare" loro il biglietto) e in più ci saranno anche coloro che compreranno il biglietto prima della partita direttamente al botteghino, quindi le presenze, verosimilmente, si assesteranno intorno alle 4000 unità circa. Non il pienone che ci si aspettava, ma di certo nemmeno il semi deserto delle precedenti uscite.
In ogni caso, al di là del valore numerico, sarà fondamentale che ognuno dei presenti si renda pienamente conto dell'importanza della partita, del fatto che dopo 22 anni quasi la Juve e tutta Caserta avrà la possibilità di partecipare, per la terza volta nella sua storia, ad una finale continentale( nell'86 si trattava di Coppa Korac contro Roma, nell'89 di Coppa delle Coppe, contro il Real Madrid di Drazen Petrovic, autore, quella volta di ben 62 punti). Insomma, se c'è una partita in cui bisognerà dare tutto, sarà proprio l'andata del doppio confronto contro l'Unics. Andare a vincere in Russia, o semplicemente cercare di gestire uno scarto esiguo, sarà non solo pericolosissimo ma anche estremamente difficile.
La storia si fa qui, a Pezza delle Noci, tra le mura del Palamaggiò, teatro di sfide epiche, in certe occasioni addirittura impossibili, ma alla fine eroicamente portate a casa da squadra e pubblico che negli anni d'oro costituivano un inossidabile ed inarrestabile tutt'uno. E allora, a distanza di vent'anni, proviamo a ricrearlo nuovamente, questo tutt'uno, anche solo per una volta. Dai Caserta.
La storia si fa qui, a Pezza delle Noci, tra le mura del Palamaggiò, teatro di sfide epiche, in certe occasioni addirittura impossibili, ma alla fine eroicamente portate a casa da squadra e pubblico che negli anni d'oro costituivano un inossidabile ed inarrestabile tutt'uno. E allora, a distanza di vent'anni, proviamo a ricrearlo nuovamente, questo tutt'uno, anche solo per una volta. Dai Caserta.
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