Niente da fare, alla Juve non è riuscito l'allungo (semi) decisivo per la volata playoff: troppo determinata ed in forma la Cimberio di coach Recalcati per non vincere e non ribaltare la differenza canestri, e troppo spenta, remissiva, stanca e vittima degli infortuni Caserta per portare a casa due punti che sarebbero pesati il triplo.
Indubbiamente la Pepsi ha molte scusanti per giustificare una prestazione così scialba e con poco mordente sul campo, è vero, di una delle squadre più in forma del campionto, ma pur sempre un'avversaria sulla carta non superiore ai bianconeri. L'assenza di Bowers, fuori per un taglio al piede che ne ha compromesso l'utilizzo a Masnago, lo stress emotivo e fisico derivato dal viaggio e dalla partita di Kazan rappresentano motivazioni plausibili per giustificare un calo di prestazioni, ma non costituiscono una scusante per la mancanza di carattere messa in gioco. La sconfitta, in situazioni di emergenza soprattutto, va accettata senza remore, la remissività e la poca dedizione alla lotta, no.
Fortunatamente però la partita è un unicum in campionato: Caserta infatti, pur nelle sue 13 sconfitte, non ha mai subito uno scivolone così fragoroso( non inganni il risultato finale, la partita è stata dominata da Varese sotto quasi ogni aspetto, e gli errori dei casertani in corso d'opera sono stati clamorosi, per non dire grotteschi). Si è perso, si, ma nella maggior parte delle occasioni sempre lottando fino all'ultimo, anche perchè se c'è una cosa che questo gruppo di giocatori, anzi di uomini, ha sempre evidenziato in questi due anni, è di non riuscire ad accettare passivamente sberle o schiaffoni da chicchessia.
Ed è per questo motivo che confidiamo in una pronta e rabbiosa reazione contro un'avversaria, la Sutor di coach Pillastrini, che si affaccia al match di Pezza delle Noci di certo non meno concentrata della Juve, anche a causa dell'enorme fardello delle 6 sconfitte nelle ultime 7 gare. L'ambiente gialloblù di certo non è dei più tranquilli: fino ad un paio di settimane fa s'era creata una vera e propria spaccatura tra pubblico( o meglio, una parte di esso) e società, a causa di alcune dichiarazioni dell'americano Allan Ray, uno dei più deludenti della stagione, sul social network twitter, in conseguenza delle quali i tifosi della curva sutorina ne hanno chiesto il taglio immediato. La società non ha acconsentito, ma anzi si è schierata dalla parte dei giocatori facendo inferocire i tifosi, a loro modo di vedere poco tutelati dalla loro stessa società. La situazione però è parzialmente rientrata, lo strappo è stato ricucito e i tifosi, nonostante i risultati non propriamente soddisfacenti, hanno ricominciato a tifare.
Comunque, in casa Montegranaro non c'è da stare sereni: i playoff sono distanti, la zona retrocessione pure, anche se coach Pillastrini ha dichiarato più volte di guardarsi prima alle spalle e, una volta raggiunta la salvezza, provare a lanciare un'occhiata a chi sta davanti.
Comunque, in casa Montegranaro non c'è da stare sereni: i playoff sono distanti, la zona retrocessione pure, anche se coach Pillastrini ha dichiarato più volte di guardarsi prima alle spalle e, una volta raggiunta la salvezza, provare a lanciare un'occhiata a chi sta davanti.
Nonostante la posizione in classifica deficitaria, Montegranaro rimane una delle prime 8 squadre in Italia, in primis per talento dei singoli: senza continuare a tessere le lodi del duo Ivanov- Ford( forse la coppia di interni più forte della penisola cestistica), la Sutor ha tanti punti nelle mani anche tra gli esterni: Maestranzi è il playmaker titolare della Nazionale, e già questo depone a suo favore, se poi ci aggiungiamo che contro Caserta ha sempre inanellato prestazioni eccellenti( oltre mostrare sistematicamente una mano chirurgica dall'arco), Andrea Cinciarini, anche lui ormai punto fisso della Nazionale di Simone Pianigiani, si è conquistato la fiducia del proprio allenatore con ottime partite durante le quali ha messo in mostro oltre che tanto talento, anche una grande predisposizione alla leadership, in campo e fuori.
Rispetto all'andata, Montegranaro ha cambiato parecchio nel suo roster: in particolare, Ryan Toolson( rilasciato da Treviso), Shammond Williams( che, negli scorsi playoff scudetto, era la "polizza contro gli infortuni" della capolista Siena) e Valerio Mazzola( da Ferrara) al posto di Bobby Jones( ceduto a Forlì in Legadue), Matteo Canavesi( proprio a Ferrara) e Kristof Ongenaet. Insomma, è indubbio che la Sutor abbia voluto rinforzarsi ed allungare le proprie rotazioni in vista dello sprint finale, e questo non fa che complicare il compito ad una Juve in cerca di pronto riscatto per non perdere il treno playoff.
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