domenica 27 novembre 2011

I DUE PUNTI TROPPO CARI ANCHE PER ARMANI, CASERTA FANTASTICA

(basketinside.com)
Un Palamaggiò gremito ad attendere i "milionari" milanesi, folta presenza anche di appassionati della palla a spicchi fuori regione, soprattutto da Puglia e Calabria.
Venuti per vedere Gallinari, tutti coinvolti dalla bolgia dantesca del Palamaggiò, si sono trovati a cantare e saltare per questi leoni vestiti di bianco e di nero, che dopo aver annichilito la Montepaschi Siena, abbattono anche l'Olimpia di Armani e delle sue star, ed è la naturale conseguenza di 40 minuti giocati a maglie inverse, con Righetti a segnare, difendere e correre in coast to coast come non faceva da anni, uno stratosferico Smith, che fa il "Gallinari", mettendone trenta, prima di uscire per il quinto fallo e beccarsi una delle più impressionanti ovazioni che il pubblico abbia riservato da una decina d'anni a questa parte. Il solito Collins, Fletcher, Tusek, anche Maresca, con il solo Ciorciari a non esprimersi al meglio, e con un Rose che finalmente mostra numeri degni di un americano, con un schiacciata ad una mano che resterà impressa nelle menti degli amanti di questo sport per un bel po' di tempo.

Caserta a cui mancano ancora svariate centinaia di migliaia di euro per chiudere la stagione, un comune che ha già dichiarato il dissesto, e di aiuti istituzionali manco a parlarne, una città che sta pagando le chiusure a ripetizione delle già poche industrie della zona, e una squadra costruita con un budget totale inferiore alla somma degli stipendi dei due greci della squadra di Scariolo, Caserta, dove il secondo miracolo della stagione è avvenuto, ma dove aspettano quello maggiore, la salvezza societaria, chiesta a gran voce dall'Inferno Bianconero, per chi non vuole neppure immaginare un nuovo '98, anno dell'ultimo fallimento, Caserta, dove avviene l'impossibile e ci si attrezza per i miracoli.


Tornando alla partita, con il palazzetto pieno che riporta all'ultima serie play off di due anni fa, quando per poco non avvenne un altro miracolo, dopo che l'impossibile era giù avvenuto, fin da subito si percepiva un'aria diversa, e guardando l'espressioni dei volti dei vari Smith, Collins e Righetti, perfino Stipanovic, si capiva che non ci stavano a fare da sparring partner ai Globetrotters del Gallo, non volevano vedere altri fiumi d'inchiostro buttati sulle prestazioni di Gallinari su Superbasket o sulla Gazzetta, e un palazzetto così gremito, meritava di più, molto di più.

Bordate di fischi per i giocatori in maglia Olimpia, mentre all'ingresso della Pepsi, ovazione ed applausi, con una splendida coreografia dell'intera curva Ancilotto, a cui segue il più classico dei "chi non salta milanese è".
Nel riscaldamento spazio all'iniziativa dell'UNICEF, a cui ha pienamente aderito la società bianconera, "Vogliamo Zero", che punta ad una riduzione della mortalità infantile, soprattutto nei Paesi subsahariani.

Spazio alla partita dunque, dove l'Olimpia, da favorita, lascia fuori Hairston, presente solo in borghese, sostituito dal paisà Jeff Viggiano.

Primo quarto in cui Milano sciorina un buon basket, costruendo buone azioni, finalizzate da Mancinelli e Nicholas, ma la Pepsi resta attaccata grazie ad un ritrovato Rose e Smith, che domina sotto le plance, tirando giù 7 carambole nei primi 10 minuti.

Primo intervallo, secondo quarto, ma stesso copione, con Nicholas e Mancinelli che mettono a referto punti su punti, ma in campo scende anche Gallinari, che ne segna altri 5, trovando contro però uno strepitoso Righetti, tanto lavoro sporco e punti vitali degli americani. Milano nonostante tutto sembra in controllo, e chiude in vantaggio di 4 punti, 40 – 44.
Nell'intervallo, spazio anche al team di pugilato Dolce&Gabbana Milano, dei campioni campani Clemente Russo e Domenico Valentino, e che il 2 Dicembre saranno in scena proprio al Palamaggiò, che per la prima volta ospiterà un evento di boxe.

Si rientra in campo, ma evidentemente i milanesi non portano con se le proprie teste, e Caserta, punto su punto, con uno straordinario Smith, che ne segna 13 nel solo terzo quarto, al quale si aggiunge l'altrettanto magnifico Alex Righetti, che ne mette 6, di cui tre tiri liberi causati dal doppio tecnico a Drew Nicholas e Sergio Scariolo, esasperato evidentemente da un giocattolo che ancora non va per il meglio. Allucinante parziale casertano, chiuso sul 27 – 17, permettono ai bianconeri di chiudere il terzo quarto sul 67 – 61. e con l'inerzia tutta per loro.

Per gli ultimi dieci minuti ci si attende una risposta dalla squadra ospite, ma il Palamaggiò ci crede, e ormai è talmente incandescente che non c'è più uno spettatore seduto tra curve e tribuna.
Milano forse risente anche dell'atmosfera infernale, e sembra eccessivamente nervosa, colpa anche delle triple in serie di Tusek e uno Smith ormai in trance agonistica, che ne mette due consecutive, spezzando di fatto la partita. Caserta arriva al +16, in un tripudio di feste sugli spalti, e solo alla fine Gallinari e co ricuciono lo strappo, con Giachetti che allo scadere da tre, fissa il risultato sul 91 – 80.

Straordinari i ragazzi di Sacripanti, e straordinario lo stesso coach, che utilizzando sapientemente la zona, alternando quintetti piccoli e lunghi periodi con Doornekamp – Tusek sottocanestro, ha reso vano lo strapotere sia tecnico, sia fisico, degli avversari, che sono arrivati addirittura a giocare con Viggiano da 2 e Mancinelli da 3, Gallinari e Bourousis a completare il quintetto "big size".

Smith troppo forte per essere vero, ma standing ovation anche per Righetti, veramente spettacolare, ricordando a tutti che non è per nulla un giocatore alla frutta, e per tutta la squadra, che saluta il pubblico con il classico giro di campo sulle note dello scrosciante applauso di un Palamaggiò che è tornato ad essere un fattore, nel bene e anche nel male, infatti gli insulti collettivi e reiterati verso il vice Frates, ex discusso, lasceranno un caro conto da pagare per la società, ma i tifosi bianconeri non si sono mai guadagnati una multa tanto volentieri.

Pepsi Caserta - EA7 Emporio Armani Milano 91 - 80
(20-21,40-44,67-61)
Pepsi: Rose 14, Maresca 2, Ciorciari, Righetti 13, Marzaioli ne, Collins 15, Smith 32, Rianna ne, Cefarelli ne, Tusek 7, Doornekamp 5, Fletcher 3. Allenatore: Sacripanti
EA7 Emporio Armani: Giachetti 4, Mancinelli 24, Gallinari 16,  Fotsis 5, Cook 5, Nicholas 15, Rocca, Filloy ne, Bourousis 6, Melli ne, Viggiano 5, Radosevic. Allenatore: Scariolo

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