sabato 5 novembre 2011

L'ANALISI: PALLACANESTRO VARESE- JUVECASERTA


Punteggio pieno. Primato in classifica e una partita da recuperare. Sbancato il PalaEstra di Siena.
No, non è l'avvio da sogno desiderato da Giorgio Armani per la sua Olimpia, quanto piuttosto il ben più sorprendente sprint iniziale della JuveCaserta guidata da coach Pino Sacripanti, reduce da questo autorevole filotto di vittorie che definire inaspettato è eufemistico. L'ultima delle 3 meraviglie del coach canturino, la vittoria interna contro Casale Monferrato( la partita che a detta di tutti era definita come il primo fondamentale crocevia per la salvezza), rischia paradossalmente di essere oscurata dalle precedenti due, i primi due punti al fotofinish contro Treviso e quelli, ben più prestigiosi, raccolti nella roccaforte biancoverde di Siena. 
Guai però a perdere ora di vista gli obiettivi stagionali: salvezza doveva essere un mese fa, e salvezza dovrà essere. Poi, se arriverà qualcosa in più, sarà tutto di guadagnato.
In tal senso, il +15 rifilato ai piemontesi domenica scorsa( che, senza il black out a cavallo tra terzo e quarto periodo, poteva essere decisamente superiore) risulta essere estremamente prezioso: salvo stravolgimenti clamorosi, la matricola di coach Crespi sarà invischiata fino all'ultimo nella lotta per non retrocedere, per cui un vantaggio così cospicuo sarà fondamentale anche in ottica "scontri diretti"( infatti, ribaltare un tale svantaggio sarà impresa ardua, soprattutto per una squadra, la Novipiù, che è parsa finora capace davvero di ben poche cose).

Dalla schiacciante vittoria contro Casale però non si sono avute solo notizie positive: unica pecca di una serata da incorniciare( anche grazie ad un pubblico che ha risposto nuovamente "presente" e stavolta anche in maniera corposa sfiorando le 4500 presenze) è stato l'infortunio occorso nel secondo quarto ad un positivo Weynmi Rose, fino a quel momento autore di 7 punti in 11', frutto di coraggiose iniziative e infatti fino a quel momento il più pericoloso dei suoi, in grado di spaccare in due la difesa avversaria con le sue brucianti accelerazioni. Una distorsione alla caviglia di I grado per lui, trauma che lo terrà lontano dai campi almeno per una settimana( inizialmente era stato paventato addirittura uno stop di un mese e mezzo, voce fatta prontamente rientrare dallo staff medico dei bianconeri).
Per forza di cose quindi, la Juve dovrà fare a meno dell'esplosiva guardia jamaicana nell'impegno di domenica prossima, che la vedrà impegnata al PalaWhirpool di Varese contro la Cimberio di coach Recalcati.
Sfida al vertice, dunque, visto che anche i lombardi si trovano a 6 punti, pur con una sconfitta all'attivo, frutto della partita in più giocata all'esordio contro la corazzata Armani Milano( partita, tra l'altro, in cui Varese ha tutt'altro che sfigurato per 25', per poi sfaldarsi ed imbarcare nell'ultima frazione di gioco). 

Garri in bianconero.
Tra le fila biancorosse figura un ex che all'ombra della Reggia ha lasciato ricordi agrodolci, l'ala grande Luca Garri. Il lungo astigiano infatti fu protagonista, con la maglia bianconera, di un avvio estremamente positivo, tanto da essere l'unico ad emergere positivamente in quella Juve da 0/5 iniziale dell'anno scorso. Tale rendimento però durò fino a gennaio, da allora Garri inanellò una serie di prove incolori che lo segnarono per il resto della stagione con qualche occasionale sussulto( ricordiamo, per esempio, l'ottima prova ad Istanbul contro il Galatasaray nel girone delle Last16 di Eurocup) che, però, non ne garantirono la riconferma( pur avendo un altro anno di contratto). A Varese il suo inizio di stagione è stato molto simile a quello vissuto a Caserta la passata stagione, ovviamente però i tifosi biancorossi si augurano che finisca diversamente sia per lui che per la squadra.
Oltre all'ex Pepsi, Varese ha confermato circa metà blocco dei protagonisti che l'hanno portata ai playoff dopo 4 anni di assenza( eliminata poi 3-0 ai quarti di finale nel sentitissimo derby lombardo contro Cantù, poi finalista), ad eccezione delle due punte di diamante di quella squadra, ovvero il play- guardia Phil Goss e il 4, anche lui ex Juve, Ron Slay( che tra l'altro sarà avversario di Caserta nel derby campano contro Avellino, essendosi accasato di recente proprio in Irpinia).
I due cervelli della squadra, Rok Stipcevic e Teemu Rannniko, sono stati firmati nuovamente senza indugi, come anche il resto del reparto lunghi composto dal duo estone Talts( che la passata stagione esordì in campionato proprio contro la Pepsi nella gara di ritorno a Masnago)- Kangur( ex Virtus Bologna, un jolly tattico poichè utilizzabile tranquillamente anche come ala piccola vista la rapidità di piedi e la mano morbida dall'arco dei 6.75) e dallo spagnolo naturalizzato italiano Diego Fajardo, centro, anche lui ex V nera con un passato da nomade dell'Italia cestistica( Milano, Roseto e Reggio Calabria tra le altre) dal lontano '97.
Gli innesti estivi invece rispondono ai nomi di "Kuba" Diawara, francese, possente ala piccola ex Brindisi e Fortitudo, Justin Hurtt, guardia a stelle e strisce, rookie per il nostro campionato che finora ha convinto poco, e a due giovani esterni italiani dalla panchina: Gabriele Ganeto, guardia classe '87 in cerca di riscatto dopo un anno a Milano in cui non ha trovato spazio , e Davide Reati, guardia anche lui prodotto del vivaio di Treviglio(A dil.) che per la prima volta approccia alla massima serie.

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