mercoledì 2 maggio 2012

ANDRE SMITH: UN MVP NEL CUORE DI CASERTA


Andre contro la Reyer Venezia [Basketinside.com] 
Due partite alla fine, salvezza ottenuta battendo Avellino nel derby e ciliegina sulla torta, la vittoria contro Venezia, soddisfazione per pochi intimi che sa di miracolo. Per dirla alla Clooney, “what else?”In realtà qualche altra soddisfazione ci sarebbe, perché per la prima volta dal ritorno in Serie A, il Most Valuable Player della lega, potrebbe provenire dal roster bianconero.Saranno anche graduatorie parziali, con altri 80’ da giocare, ma sono senza dubbio indicative. Miglior Giocatore per Valutazione (20.4), miglior realizzatore (18.3 punti), anche se tallonato da Aubrey Coleman e quarto rimbalzista della lega, 7.7 rebs, davanti al grande ex Jumaine Jones.
Ovviamente parliamo della sorpresa stagionale Andre Smith, maggior intuizione di coach Sacripanti, che lo ha preso quando nessun’altro era disposto a puntare su di lui.
Eppure le premesse c’erano tutte, nell’ultimo anno con il Pinar Karsiyaka infatti, ha viaggiato a 18.8 punti di media e 7.8 rimbalzi, aggiungendoci anche un’ottima stagione europea in EuroChallenge, in 19 partite, 17.7 punti e 9 rimbalzi.
Miglior Ala e Straniero dell’anno in un campionato che, non sarà quello spagnolo o italiano, ma dove giocano squadrette come Anadolu Efes e Fenerbahce, non proprio scapoli contro ammogliati.

Come mai allora, con queste cifre, il ragazzo si ferma nella “squattrinata” JuveCaserta?
Sospeso per motivi disciplinari e tagliato dallo stesso Pinar dopo due anni, ha spaventato i possibili interessati, e la Pensack Sport, agenzia del ragazzone di St Paul, ha trovato un solo estimatore tra i maggiori campionati del Continente: la Pepsi di Sacripanti.
Arrivato con un po’ di scetticismo, anche perché lo stesso coach aveva parlato in conferenza stampa di accordo fatto, e poi perso con Joe Alexander, attratto dai rubli del Krylya, ha subito conquistato tutti con una simpatia che l’ha reso non solo leader in campo, ma anche fuori.
Ala forte “atipica”, almeno per quello a cui siamo abituati in questi anni di Sacripanti. Il coach canturino ha sempre preferito in quel ruolo giocatori che aprissero il gioco, tiratori, da Slay a Jones, e nonostante Smith abbia ottime percentuali dall’arco, non è certo la sua prima scelta.
Un’infinità di movimenti in post basso, agilità abbinata alla tecnica, migliorata nel corso della stagione, imparando a servire l’uomo libero sull’arco quando raddoppiato, fanno di Andre un uomo d’area vecchio stampo, nonostante non sia né altissimo né un pazzesco atleta. Giocatore di cuore, a volte silenzioso, devi alzare lo sguardo al tabellone per accorgerti che quel ragazzo lì ne ha appena messi 20, e a volte anche 30, come quella volta contro la super Armani di Gallinari e Scariolo.
Un ragazzo così non poteva non far innamorare un pubblico passionale come quello casertano, letteralmente rapito dalle sue giocate, e dalle sue parole.

Andre Smith vola a schiacciare contro Biella [Basketinside.com]
Nell’era dei social network infatti, il suo uso di Twitter, la comunicazione continua con i tifosi, ha fatto sì che la distanza giocatore – pubblico fosse annullata, e l’esser rimasto nonostante la situazione economica, nonostante le sirene spagnole (Zaragoza), nonostante tutto, lo ha reso indimenticabile.
I bianconeri chiedono a gran voce una sua conferma, e lui non la disdegnerebbe, ma la situazione finanziaria del club, non lascia strade alla programmazione, anche se…
In attesa di un futuro in cui Smith rappresenta solo una delle tante incognite che dovranno esser svelate in questa lunga estate, continuiamo a goderci il nostro Andre Smith, ed il resto della squadra, che peccherà anche di talento, ma in quanto a “corazon y bolas”, non è seconda a nessuno, nettamente superiore anche alla Juve di Jones e Bowers, il neo-veneziano applaudito al Palamaggiò, che avrebbe solo da imparare da ragazzi come Stipa o Righetti.

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