venerdì 7 dicembre 2012

DAN MAVRAIDES: DA PRINCETON CON AMORE


Kalimera Casertani!
(No, non c'entra il pulcino piccolo e nero. È greco, significa “Buongiorno”).

Alla fine il tanto agognato americano è arrivato, ma non disperate, potrete ancora parlare di “squadra senza americani”, perchè questo qua c'ha il passaporto greco.
Dan è arrivato a Caserta, perchè sì, in fondo per lui è come tornare a Salonicco, il clima mite, l'aria di crisi economica, gli scavi archeologici sulle rovine...no, aspetta, son solo i crateri stradali, ma va bene così, sono comunque scenografici.

Il primo dicembre 1913 la Ford introduce la prima catena di montaggio, nello stesso giorno, ma del 1982, Michael Jackson pubblica l'album “Thriller”, e quattro anni dopo, viene inaugurato il Musèe d'Orsay di Parigi.
Questo papiello per dire che nel 1 Dicembre 1988 non è successo proprio nulla d'importante, però nasceva a Boston, da
John Mavraides e Dorothy Gallagher, un certo Daniel James Mavraides, in arte “Dan”.

Dan Mavraides (Nτάν Μαυροειδής), da poco ventiquattrenne, è un play-guardia di 193 centimetri, alla sua seconda stagione oltreoceano, dopo l'esordio, lo scorso anno, all' Aris Salonicco.


Procediamo con ordine. Frequenta la Junipero Serra HS, dove ottiene ottimi risultati, nel suo penultimo anno è infatti nominato “Defensive Player of the Year”, oltre ad essere una presenza costante nelle massime graduatorie dello stato.
La prima stagione universitaria la trascorre alla Phillips Exeter Academy, in New Hampshire, ma il tempo di un anno accademico e il nostro vola nella prestigiosa Princeton, che milita nella Ivy League, conference delle Università più antiche degli Stati Uniti, in Division I.
Princeton eh, mica pizza e fichi. Il miglior college degli USA, prima di Yale, alla pari con Harvard, alma mater di Scott Fitzgerald (anche se non si laureò), Michelle Obama, il CEO di Amazon e pure Bill Bradley, per restare nel basket.
In realtà, se vogliamo parlare di pallacanestro, non è che sia ad un livello eccezionale come interpreti, ma Mavraides arriva in Italia seguendo le orme di CJ Wallace e tal Mason Rocca, non malissimo.
Da sophomore risultò il miglior tiratore da oltre l'arco dell'intera Ivy League, nel quadriennio è una presenza fissa nel ranking dei double-digit (gare in doppia cifra) per punti e con una solida presenza a rimbalzo (da Jr è stato il miglior rimbalzista della sua squadra), entrando nella storia del suo ateneo come 24° miglior realizzatore di sempre.

 
Niente NBA per lui, ed ecco la chiamata dal paese d'origine del padre, dove ad attenderlo trova un triennale, grande fiducia nel figlio di emigrante che torna in patria.
All'ARIS ci trascorre solo una stagione, giocando poco e niente, 17' di media e 3 punti a partita, alzandosi dalla panca per dare il cambio a Dominic James, point-guard ora in forza a Reggio Emilia.
Finita la stagione, da un PIGS all'altro, arriva in Italia, ad Avellino. 

Il suo arrivo è abbastanza casuale, tutta colpa di Shakur. Tutto fatto con Mustafa, deve arrivare a momenti, Nevola l'aspetta e invece, cambio di rotta, posticipando il tutto a pochi giorni dall'inizio del campionato. Per questo motivo, Dan viene tesserato per tutta la preseason per sopperire alla mancanza del play. Nulla di trascendentale il suo impatto, ma neppure così male, quindi alla Scandone pensano immediatamente a lui per tamponare la grana “Hardy-Congo”, prolungandogli il contratto fino al 30 giugno.
Ben figura, risultando spesso tra i migliori degli irpini, in una squadra che per molte giornate ha praticamente giocato contro il suo stesso coach, però.
Con la querelle Hardy in via di risoluzione, Nevola e Tucci sono d'accordo sul fatto che il greco sia di troppo, ma con il garantito il taglio costerebbe non poco, se solo trovassero un acquirente...
Detto, fatto.
Caserta cerca un play-guardia già tesserato in Italia per sopperire alla doppia mancanza venuta a crearsi sugli esterni con la partenza di Wise e Chatfield, segue Walker, ma Veroli la porta per le lunghe, e in aggiunta la Juve sembra aver trovato la quadratura del cerchio nella versione “sporca mezza dozzina”, quindi che fare?
Si guarda in casa dei cugini, qualche chilometro più su, direzione AV. 

Dan Mavraides saluta i compagni e in un pomeriggio si concretizza il tutto.
Eccoci arrivati ad...ora. Dan Mavraides dovrebbe già apparire con Brindisi, e permetterà a Sacripanti di avere un'alternativa in più per risparmiare dove possibile Maresca, Mordente e Gentile, e soprattutto, ha aggiunto un ragazzo che entrerà in punta di piedi in questa Juve, dove la cosa più preziosa da preservare è proprio l'equilibrio nello spogliatoio.

Nota a margine: il ragazzo ha tutto da dimostrare, ma arriva a Caserta con ottime credenziali, nel solco di quello che rappresentarono gli arrivi di Jones e Kavaliauskas, e che si è perso con le poco appariscenti consorti di Collins e co.
Signori e signore, a voi: Rachel Saunders, compagna del buon Dan. 

Per me, parte da ottime e solide basi per conquistare la nostra stima.

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