domenica 23 dicembre 2012

PREVIEW: JUVECASERTA - REYER VENEZIA


Smaltita la rabbia per quella "18" inopinatamente sulle spalle del povero Mavraides (che tra l'altro ha disputato anche un ottimo esordio in bianconero al PalaPentassuglia di Brindisi) e la "sbornia" post All Star Game (che di Star, eccezion fatta per l'MVP sul campo Stefano Gentile e la proposta di matrimonio dell'MVP romantico della serata Dominic James, ha avuto ben poco) ci si è trascinati inesorabilmente e quasi senza accorgersene al weekend di campionato pre-natalizio che vedrà la nostra Juve incrociare le spade con la Reyer Venezia di coach Andrea Mazzon. 
Periodo tranquillo dicevamo, la squadra si è allenata regolarmente e al completo, non è stato registrato alcun tipo di infortunio (e se non è una notizia poco ci manca) e pare rientrato anche l'allarme dovuto all'infortunio all'anca subito da Jonusas nel match di Brindisi. A proposito di infermeria, ne avrà ancora per qualche tempo Dario Cefarelli, alle prese con una fastidiosa fascite plantare che lo affligge già da qualche settimana. La società, a scopo cautelativo, ha tesserato l'ala classe '88 ex Artus Maddaloni Luigi Sergio, che, ad onor del vero, è già parte integrante del team in quanto ha aiutato negli allenamenti fin dal raduno estivo. Sacripanti ha confermato che anche il prodotto del vivaio artussino avrà il suo spazio e potrà servire ad allungare ulteriormente le rotazioni già a partire dalla partita contro Venezia, essendo stato tesserato entro la classica scadenza del venerdì mattina. 

L'AVVERSARIO: Reyer Venezia. 
Siamo di fronte ad una delle poche(issime) società italiane che non sono state costrette dalla crisi a ridimensionare il budget e, pertanto, ad una squadra allestita per competere per le prime quattro posizioni, o almeno per centrare agevolmente i playoff. E infatti, sulla carta, Venezia non ha nulla da invidiare, in termini di talento e di lunghezza di roster, a nessuno fatta eccezione per Milano. Questa è, appunto, la carta, che però nella maggior parte dei casi poi finisce col diventare straccia davanti alla prova dei fatti. E i fatti descrivono una realtà ben diversa: record di 4W/7L, 8 punti e 11esimo posto in classifica con la zona playoff lontana 4 lunghezze e quindi l'obiettivo Final Eight già quasi sfumato. 
Il motivo di un girone d'andata così travagliato, inutile dirlo, risiede nei chiari difetti strutturali di una squadra, costruita, come spesso accade quando si dispone di molto denaro (e Milano ne sa qualcosa), più in funzione dei nomi che del criterio tattico che li dovrebbe far giocare assieme. 
Attenzione però a prendere sotto gamba squadre con un tasso di talento del genere: siamo di fronte ad una squadra che ha agevolmente superato quota 100 punti segnati contro Milano e a tratti dominato la partita del Forum di Assago, forse l'unica quest'anno dove si sono intraviste le reali potenzialità dei ragazzi di coach Mazzon. Il problema degli orogranata è che, di fianco a dimostrazioni di forza del genere vi sono prestazioni ben peggiori, come ad esempio le sconfitte di Cremona o, peggio ancora, di Biella (con la miseria di 59 punti segnati). L'impressione, ed è un tratto comune a tutte le squadre così strutturate, è che i giocatori veneziani tendano ad esaltarsi e a ben figurare contro avversari ritenuti di pari livello o superiori (appunto Milano, oppure la Virtus Bologna, battuta due settimane fa al Taliercio), mentre invece, inconsciamente o meno non è dato sapersi, sottovalutano le partite contro squadre di terza o quarta fascia. Purtroppo però, è risaputo che in un campionato a fare la differenza sono le tante partite con le cosiddette piccole, piuttosto che alcuni risultati di prestigio (che comunque producono punti importanti).

IL ROSTER: 
CLARK-YOUNG-DIAWARA-SZEWCZYK-WILLIAMS
BULLERI-ZOROSKI/BOWERS-ROSSELLI-HUBALEK-MARCONATO/FANTONI/MAGRO

Confermato il blocco che tanto bene fece la scorsa stagione (7°posto finale e quarti di finale playoff e quarti di finale di Coppa Italia) costituito da Keke Clark, Alvin Young, Szymon Szewczyk, Timmy Bowers, Tommaso Fantoni e Guido Rosselli, gli acquisti estivi sono serviti per elevare il tasso tecnico e fisico di una squadra che voleva assumere, pian piano, sempre più una fisionomia europea. 
In virtù di ciò sono sbarcati in laguna Khouba Diawara, 3-4 già visto alla Fortitudo, a Brindisi e a Varese, dotato di buone proprietà di ball-handling, di un tasso atletico e fisico fuori dalla norma e abile indifferentemente nel gioco spalle a canestro o come tiratore sugli scarichi (pecca di continuità e di leadership, per cui potenzialmente è un innesto da Eurolega a patto che non gli si richieda di essere il primo violino di una squadra), Eric Williams, centro che ormai ha girato quasi tutto lo stivale cestistico tra Avellino, Caserta, Pesaro e Cantù e non è detto che finisca la stagione in laguna visto che è il giocatore più di tutti sulla graticola per le pessime prestazioni offerte e per una forma fisica accettabile che stenta a ritrovare, e Ivan Zoroski, play-guardia ex Teramo e Montegranro, anche lui nell'occhio del ciclone a causa di prestazioni non all'altezza ( 5.2 punti e 5% da 3 in 12' circa di utilizzo di media). 

Nel corso di questa prima parte di stagione sono stati fatti dei correttivi, allo scopo di invertire il trand negativo: in uscita da Scafati è arrivato Massimo Bulleri, bandiera del basket trevigiano e per questo il suo arrivo è sempre stato fortemente osteggiato dalla tifoseria reyerina, e questa settimana è stato tesserato l'ala/centro ceca ex Rieti e Sassari Jiri Hubalek. Nei piani della dirigenza, questi due innesti avrebbero dovuto sostituire le inevitabili dipartenze di Zoroski e Williams, ma il grave infortunio a Tommaso Fantoni e il recente stop di Clark (entrambi assenti a Caserta) hanno ulteriormente sparigliato le carte in tavola. 
Ad oggi Venezia ha tredici-giocatori-tredici sotto contratto, un lusso che nemmeno la ricca Reyer, non dovendo affrontare impegni infrasettimanali, si può permettere. Sono previste evoluzioni in tal senso a partire dalla prossima settimana, ma per la partita del Palamaggiò coach Mazzon dovrà verosimilmente effettuare una scelta su chi mandare a referto e chi in tribuna. 

LA CHIAVE:
Se proprio si vuole alzare una critica alla completezza, quantomeno teorica, del roster orogranata, si può dire che manchino di un centro atletico e verticale. Williams lo conosciamo: devastante in post, inarrestabile nei 2 metri vicino a canestro e in difesa potenzialmente un fattore se gli viene permesso di riempire l'area, ma vero e proprio buco nero quando costretto ad allontanarsi dal canestro e sul pick & roll avversario (e di questo Mordente, Mavraides e Gentile dovranno essere bravi ad approfittarne). Nemmeno Marconato è dotato delle caratteristiche di cui sopra: tasso tecnico elevato che lo rende pericoloso sia in prossimità del ferro sia dai 4-5 metri ma saltatore e corridorre non lo era in gioventù, figuriamoci a quasi 38 anni. Caserta dalla sua dispone di una torre con quelle peculiarità, Deji Akindele, il quale quindi, come già accaduto spesso in passato, potrà essere una delle chiavi offensive per vincere la partita. E' ovvio però che nell'altra metà campo dovrà sudare parecchio, visto che manca della stazza dei pariruolo avversari. Sarà importante quindi aiutarlo a riempire il pitturato e, se possibile, a non incorrere in falli evitabili. 
Inoltre Szewzcyk, pur avendo a disposizione una vasta gamma di soluzioni offensive, non si è mai distinto come un difensore particolarmente arcigno, nè come un atleta irresistibilmente rapido. Il duello con Jelovac potrebbe essere un fattore decisivo se al serbo ex Mega Vizura verrà concesso di correre in contropiede o di allargare il campo col tiro. 
Per il resto il diktat è il solito: gestire il ritmo impostando una gara a basso numero di possessi evitando di far correre gli esterni veneziani, in primis Diawara che per caratteristiche rischia di essere un vero cubo di Rubik per la nostra difesa.

PRONOSTICO:
Sono in crisi, hanno meno punti in classifica di noi e sono tremendamente discontinui. Ma, in teoria, sono una squadra costruita per ben altri obiettivi e per occupare ben altre posizioni di classifica, non possono non partire almeno un pò favoriti.

Caserta-Venezia 45%-55%

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