Ci è capitato sottomano questo articolo della Gazzetta datato Settembre 2007. Di chi si parla dovreste averlo intuito. Se volete farvi qualche risata leggetelo, contiene numerose perle!
- La Gazzetta dello Sport -
07/09/2007 09:20 - CASERTA. Per i tifosi è già idolo. Lo chiamano «Re Artù». E così a Caserta gongolano, perché uno come Arthur Johnson è meglio averlo in squadra che contro. Lo vedi giocare le prime tre amichevoli, dove va facile sui 20 e passa punti, con doppia cifra nei rimbalzi, e ti chiedi cosa ci faccia mai in Legadue. Proprio così, Johnson rappresenta un'aggiunta illegale per una formazione come la Pepsi di Andrea Trinchieri che non ha altre alternative alla promozione in A. Dimenticavamo: il centro si è presentato in Italia con abbondanti 10 kg in sovrappeso, ma per lui non è un problema, già si mostra pimpante. Giorgione Glouchkov, il bulgaro team manager casertano, lo coccola, lo guarda con ammirazione: «Visto che giocatore?»
OBBIETTIVI Venticinque anni, 2,06, Johnson è stato tra i protagonisti del campionato Ncaa col Missouri tra il 2000 e il 2004. Comincia la stagione 2004-05 con i Denver Nuggets ma un nfortunio lo blocca. Rilasciato a gennaio 2005, trova posto in Grecia, all'Aris Salonicco. La scorsa stagione è in Ucraina, con l'SK Cherkassy dove viene nominato centro dell'anno dell'Eurocup e della Superleague Ucraina, oltre che difensore dell'anno dell'Eurocup e componente del primo quintetto assoluto dello stesso campionato ucraino. «L'obiettivo è andare a giocare nella Nba — racconta —, ditemi a quale atleta della mia età non dispiaccia far parte di quel mondo. Certo, per farcela mi aspetta una buonissima stagione, da protagonista, a Caserta. Dite che in Legadue sono sprecato? Ringrazio per i complimenti, vorrà dire che ho subito fatto una buona impressione».
VECCHIO PALLINO Il g.m. Pier Francesco Betti, che lo ha voluto a Caserta, spiega: «Lo seguivo dai tempi di Missouri, so bene che trattenerlo la prossima stagione sarà impossibile. Con lui sono stato chiaro, la Legadue dovrà essere il trampolino di lancio per poter andare in una squadra di Eurolega, ne ha le potenzialità». È da pochi giorni a Caserta, si è già ambientato benone. «Non ero mai stato in Italia — continua Johnson —, me ne parlava sempre bene il mio amicone Brent Darby, che ora è a Sassari e affronterò quindi da avversario».
IMPRESSIONATO Di una cosa è rimasto colpito finora. «Che pubblico, se per un torneo a più un mese del campionato si sono viste quasi mille persone a incitarci— si riferisce ai tifosi arrivati a sostenere la Pepsi durante la due giorni di Ariano Irpino —, non oso immaginare cosa succederà tra qualche mese.In Ucraina non ho mai visto tanta gente, invece in Grecia la situazione era molto simile. Ma qui, ripeto, abbiamo appena cominciato con le prime amichevoli...».
DIFENDERE BENE Buona mano, Arthur sfrutta ovviamente la potenza e l'ingombro volumetrico nei pressi dell'anello. «Non sono uno a cui piace fare a botte sotto canestro, diciamo che cerco di far valere la mia stazza. Il mio compito sarà quello di fare punti e prendere rimbalzi, lo so. Credo sia fondamentale difendere bene per arrivare ai successi. La squadra mi piace, ho subito capito di essere arrivato in un gruppo vincente. Siamo favoriti, non deluderemo società e pubblico».
P.S. Vi state chiedendo che fine abbia fatto? Gioca in Turchia, all'Istanbul Buyuksehir Belediyesi.
Viaggia a 16.5 punti e 10 rimbalzi di media, alla faccia vostra che avete riso fragorosamente dopo aver letto l'intervista. Big Mac non perdona.
Nessun commento:
Posta un commento