lunedì 3 gennaio 2011

WILLIAMS SI SENTE NERONE, ROMA BRUCIATA

L'MVP Williams [F.Russo]
In quello che è stato il match d'apertura del Basket Day di Sky, il primo del nuovo anno, si sono affrontate Caserta e Roma, nella cornice del Palamaggiò.

La Lottomatica torna nella Reggia del Basket per la prima volta dalla pesante disfatta nei playoff dello scorso anno, quando l'allora Pepsi di Caputo distrusse la Virtus con un sonoro 3-0, ponendo fine ai sogni tricolori di Matteo Boniciolli.
Da allora è cambiato tanto, non sulle panchine, dove ora come allora troviamo lo stesso staff tecnico, ma nei roster. I Giallorossi hanno affidato la guida ad una vecchia conoscenza, cara ai colori bianconeri, quel Boscia Tanjevic che lanciò la Juvecaserta tra le grandi d'Italia e d'Europa. L'ex tecnico della Turchia ha portato una ventata nuova, proveniente dall'Est, mettendo da parte la caccia all'USA di turno, e affidandosi ai giovani virgulti provenienti dai Balcani.

Arrivano gli slavi, giovani, coraggiosi e con una voglia matta di fare bene, senza pensare eccessivamente al conto in banca.
Arrivano così Djedovic e Dasic, dal Barça in prestito il primo, a titolo definitivo dopo un periodo di prova il secondo.
Confermato poi Heytvelt, esordiente l'anno scorso nei Play Off proprio contro DiBella e compagni, e il nucleo italiano, l'obiettivo della dirigenza giallorossa è riuscire a mantenere il diritto triennale di Eurolega, sfidare l'egemonia senese e non sfigurare in Europa, raggiungendo almeno la seconda fase.

Caserta al contrario, punta forte sul gruppo dell'anno passato, quello della sorprendente cavalcata fino a gara5 di semifinale contro Milano e della qualificazione in Eurolega, che per un po' ha monopolizzato la playlist dei Casertani con il suo inno, “Devotion”.
Punta forte sui prodotti di oltreoceano, aggiungendo in corsa Williams, Colussi e sopperendo alla pesante mancanza di Michelori con Luca Garri, da Biella.

La nuova stagione invece accomuna e annulla le divergenze tra le due società. Entrambe partono male, alternano prestazioni buone ad alcune decisamente mediocre, e ora sono lì a combattere per l'ingresso alle FinalEight di coppa, con un occhio alla zona retrocessione, distante solo 4 punti dai bianconeri.

Alla partita la Pepsi arriva dopo la cocente sconfitta in quel di Avellino, che ha complicato non poco la strada verso Torino, e ora è attesa tra le mura amiche al riscatto, contro una Roma che pur giochicchiando, ha raggiunto la qualificazione alla seconda fase europea, ed è nel grosso gruppo di contendenti a 10 punti, 2 in pìù dei campani.

La tensione è palpabile, ma non giustifica lo spettacolo che va in scena sul parquet casertano. Al 15' si è ancora 25 pari, si segna con il contagocce e soprattutto le palle perse spezzettano il gioco, annoiando la folta platea del Palamaggiò.
In compenso Caserta sembra trovarsi a suo agio, e nella confusione generale, passo dopo passo, riesce a portarsi in vantaggio, chiudendo il primo tempo 31-27, con percentuali bassissime, per Roma addirittura 2/14 dall'arco, con un Dedovic che sembra la fotocopia di quello che si è messo in luce positivamente in questo girone d'andata, e Dasic assente ingiustificato.

Negli spogliatoi saranno volate parole dure, da entrambi i coach, per spronare le squadre a svegliarsi dal torpore e finalmente mettere in moto una partita che fino ad allora, stentava a decollare.

Quelli che ne approfittano meglio dell'intervallo lungo sono i Bianconeri, che con un Williams strepitoso, fuggono, raggiungendo un distacco in doppia cifra, complice una Lottomatica macchinosa in attacco e eccessivamente soffice in difesa.

La partita resta una delle più brutte mai viste al Palamaggiò, ma i tifosi casertani soprassiedono, consci dell'importanza dei due punti, in ottica morale e final eight.
All'improvviso però il classe'90 Dedovic s'infiamma in un amen, e complice una serie di errori casertani, nel quarto quarto porta i suoi fino al -4, ridando morale ai compagni, e affiancando Crosariol, fino ad allora unico a salvarsi nella mediocrità capitolina.

[Basketinside.com]
Calo improvviso della Pepsi, complice anche la scelta di Sacripanti di lasciar fuori i titolari, inserendo Martin, Koszarek e Colussi contemporaneamente.
Escluso l'ultimo, che nonostante un brutto diverbio con il coach, allafine risolto, entra in campo e si conferma un valore aggiunto in attacco, partendo dalla panca, il canadese ed il polacco non entrano in partita, uscendo dopo un minuto, durante il quale Roma ha imperversato in campo.

Caserta però, complice un Jones monumentale e la solidità difensiva del gruppo, riessce non solo a bloccare l'avanzare della Lottomatica, ma con un paio di contropiedi (fino ad allora assenti da una parte e dall'altra) allarga il margine. 68 – 60 il finale.

In una partita brutta e a basso punteggio, Caserta riesce ad avere la meglio di una Roma volitiva, ma che non puo' pensare di vincere quando, esclusi Dedovic e Crosariol, la somma della valutazione di squadra è -3, con Datome, Traorè, Vitali e Dasic che insieme portano alla squadra un malus di -7.

Il giovane bosniaco proveniente dal Barcellona, nonostante un primo tempo in sordina, nel secondo, soprattutto negli ultimi 10 minuti, diventa una scheggia impazzita, iniziando e concludendo le azioni offensive dei suoi, accumulando 20 punti e 30 di valutazione. Importanti Crosariol e Heytvelt, con il primo che limita la maggior propensione al rimbalzo della formazione bianconere, chiudendo poi con 12 rimbalzi, mentre il secondo si guadagna spazio e minuti, ed è colui che inizia e guida la rimonta Virtus, con 13 punti in 19'. Forse però forza molto da 3, con scarse percentuali, mal comune ad entrambe le formazioni, ma con l'aggravante che mentre Caserta lo capisce e si ferma a 14 triple tentate, attaccando il ferro con continuità, gli ospiti continuano a provarci, con scarsa fortuna.

Caserta invece mette da parte la disfatta avellinese e mette nel paniere 2 punti importanti, dato che all'orizzonte l'aspetta Milano, e soprattutto, dal 4° posto al quartultimo, le squadre sono racchiuse in soli due punti, e la lotta per le final8 che ne deriverà, sarà una delle più eccitanti degli ultimi anni.
Nonostante le tante palle perse, riesce a mantenere positivo il rapporto con le palle recuperate, e il dominio a rimbalzo e l'intelligenza nel mettere da parte il tiro pesante, data la poca precisione, sono insieme ad una difesa ritrova, le armi che hanno fatto conquistare la vittoria alla truppa di Sacripanti.
Ritrovati finalmente Jumaine Jones, autore di una prova superba, e Williams, MVP della gara, continua a dare segnali di crescita la Pepsi, che ora ha un record di 5 vittorie in 7 incontri in campionato, e abbandona quel terzultimo posto da tanto, troppo tempo, occupato.

MVP: Williams, il gigante buono. Con altri tre recuperi avrebbe fatto registrare una tripla doppia, portando alla causa bianconera punti, rimbalzi, presenza in area e in difesa, uscendo spesso sui pick'n roll avversari in aiuto, correttamente e senza falli.


TABELLINO:

Pepsi Caserta: Jones 13, Williams 16, Martin, Ere 8, Garri 8, Di Bella 11, Bowers 5, Colussi 6, Koszarek 1.

Lottomatica Roma: Dedovic 20, Smith 5, Tonolli, Washington 4, Vitali, Crosariol 9, Traorè 4, Datome 5, Heytvelt 13, Dasic.


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