domenica 19 ottobre 2014

PREVIEW: JUVECASERTA - BRINDISI

Foto: A. Fiacco
Ritorna per il tripudio delle folle la rubrica più occasionale di uno sguardo languido, sensuale e benevolo della Dea Bendata (ch'ella zo**'l, -mi suggeriscono da dietro le quinte. Ma anche le seste e le settime, che purtroppo non sono taglie di reggiseno-) verso la nostra Beneamata. Ben consapevoli che non potevate farne a meno, rieccoci. Per ora almeno, non assicuriamo continuità. Ordunque, bando alle ciance.

Roma Capocc(h)ia. Diciamo che avremmo preferito commentare un esordio di campionato diverso: diverso per il risultato in primis, ma diverso anche e soprattutto per le condizioni in cui, gioco forza, la squadra è stata costretta a scendere in campo. 
Il precampionato è stato complessivamente più che positivo, ma le due settimane che hanno preceduto la partita in terra capitolina sono state un susseguirsi, quasi inverosimile, di acciacchi ed infortuni più o meno seri che hanno sensibilmente compromesso tanto la preparazione alla partita quanto lo sviluppo della stessa. Senza dilungarci: si trattava di una partita, persa e non bene, contro una diretta concorrente con cui si condividono i medesimi obiettivi. Ok, -13, male. 

Ma, in tutta onestà, facciamo davvero fatica ad esprimere un giudizio tenendo conto della situazione che la squadra ha dovuto fronteggiare: out Young, Vitali e Sergio, Howell a referto ma col febbrone da cavallo (e comunque ha tirato giù 10 rimbalzi), Gaines e Scott a sobbarcarsi quasi integralmente gli oneri offensivi, Mordente e Michelori che pronti via son stati subito gravati di minutaggi al limite dell'accettabile (33' e 23' rispettivamente), insomma, riteniamo tutt'altro che ipocrita attribuire gran parte delle colpe di questa sconfitta alle pesanti assenze che hanno falcidiato la squadra. A questi livelli e non solo, presentarsi in 6 sul campo di una diretta concorrente, ma soprattutto condurre allenamenti quotidiani sfruttando a pieno organico le giovanili per cercare di fare numero non garantisce nemmeno lontanamente l'intensità che si avrebbe allenandosi tra senior, e questo la domenica fa tutta la differenza del mondo. 
Ciò detto, tendiamo a rimanere positivi. Oggi, contro Brindisi, torneranno tutti tranne Vitali (fuori per almeno un mese e mezzo), e, per quanto Brindisi rappresenti avversario tutt'altro che agevole, sarà un test decisamente più probante per valutare lo stato di "salute" della squadra, nonché la sua crescita. Siamo fiduciosi che con la jella del PalaTiziano sia stato già consumato il momento più basso di questa stagione, almeno in termini di fattori extra-campo, e che la squadra possa progressivamente riprendere quel cammino di crescita, le cui basi erano state egregiamente poste  in pre stagione. Perchè di questo siamo convinti: i margini di miglioramento ci sono e lasciano ben sperare, sempre che la Dea Bendata ci riservi un'occhiata benevola, una volta ogni tanto. 


L'avversario: Enel Brindisi.
S. HENRY-DENMON-TURNER-D. JAMES-MAYS
BULLERI/COURNOOH-HARPER-ZERINI-IVANOV

All. PIERO BUCCHI

Per quanto Pesaro al momento rappresenti un'avversaria tutt'altro che insuperabile (anzi, la più concreta e plausibile candidata per la retrocessione), dare 36 punti ad un'altra squadra di A è sempre qualcosa che tende a far rumore. E rende bene l'idea della competitività della compagine pugliese, nonchè del grado di maturità di una squadra che quest'anno si affaccerà per la prima volta nella sua storia ad un torneo continentale (Eurochallenge). Visto il doppio impegno infatti, si è reso necessario un allungamento del roster: 11 sono infatti i giocatori effettivi a completa disposizione di coach Bucchi, che quest'anno quindi potrà anche far affidamento su un roster mai così profondo.
I Washington Wizards salutano il pubblico di casa
dopo la schiacciante vittoria all'esordio.
Dopo l'ottima passata stagione, culminata con semifinali di Coppa Italia e quarti di finale dei playoff Scudetto, l'Enel in estate ha dovuto innanzitutto fronteggiare, oltre all'interminabile grana-palazzetto che da anni flagella sia i tifosi biancoblu che quelli ospiti, l'addio del trascinatore e faro della squadra: Jerome Dyson, passato alla Dinamo Sassari. Ciò ha fatto da presupposto ad una mini rivoluzione dell'intero assetto della squadra, cominciando proprio dal ruolo del playmaker: andato Dyson, scorer di razza con tendenza ad essere accentratore, dentro Sek Henry, esterno fisicamente più grosso e massiccio, dotato magari di minore senso del canestro rispetto al suo predecessore ma sicuramente più difensore e assist-man.
In guardia troviamo Marcus Denmon, classe '90, proveniente dalla Turchia (Tofas Bursa) e con un passato (2012/13) a Chalon (campionato francese) dove ha messo a segno 12.3 punti di media tirando quasi col 40% da oltre l'arco. Il ruolo di "3" è ricoperto da Elston Turner, proveniente da Pesaro, che nella passata stagione (quasi 17 punti di media a partita), assieme all'avellinese Anosike, è stato il vero e proprio trascinatore della squadra marchigiana verso l'insperata salvezza, ottenuta con un rocambolesco sorpasso in classifica dopo l'ultima giornata ai danni dell'altra marchigiana, la Sutor Montegranaro.

In ala grande ritroviamo l'unico confermato del quintetto brindisino: Delroy James. Ala tuttofare se ce n'è una: dotato di tiro, sia dalla media che da 3, propensione a rimbalzo e attitudine difensiva, per tutti questi motivi James è stato senza dubbio uno dei migliori giocatori dello scorso campionato, durante cui ha totalizzato 12 punti di media conditi da quasi 8 rimbalzi e oltre una stoppata a gara. Il pacchetto lunghi è completato da un altro solidissimo rimbalzista: James Mays, centro di 206 cm classe '86 che, dopo la positiva parentesi in D-League del 2013 (14pt +10 rimb. di media), si è guadagnato il diritto di prendere parte alle summer league di Utah Jazz e San Antonio Spurs, per poi finire la stagione nel campionato filippino.
La panchina, come detto lunga, è composta da elementi italiani di sicuro affidamento come Bulleri (che torna a calcare il parquet dopo il grave infortunio che gli ha fatto saltare la scorsa stagione) e Zerini, affiancati dal giovane ed esplosivo playmaker ex Mens Sana Siena David Cournooh, a cui si aggiungono esperti stranieri come Demonte Harper, guardia a stelle e strisce classe '89 che in passato ha militato nel Cibona Zagabria ('11/'12) per poi finire a Minsk (Bielorussia) la scorsa stagione, dove con la squadra locale ha vinto campionato e coppa nazionale, e Dejan Ivanov: veterano del nostro campionato dopo le 3 stagioni a Montegranaro e la parentesi varesina, un vero e proprio lusso dalla panchina visto l'impatto che il bulgaro ha dimostrato di poter avere ancora oggi nel campionato italiano.

Pronostico. Se non si fosse capito ci aspetta una partita, sulla carta, ben più ostica rispetto a quella di Roma (che, parer nostro, avremmo vinto anche agevolmente se fossimo stati al completo). Vero è che giochiamo in casa e recuperiamo tutti tranne Vitali e questo è un vantaggio non da poco, ma da un lato è lecito attendersi un Sam Young verosimilmente ancora in fase di rodaggio e dall'altro la caratura dell'avversario è sicuramente superiore rispetto ai capitolini sotto ogni punto di vista. Servirà una prestazione sopra le righe da parte di tutti per venirne a capo, ma oggettivamente non partiamo favoriti (non che questo sia mai stato un problema storicamente). 

Caserta 45%-Brindisi 55%

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