La Juvecaserta Pasta Reggia comunica che il giocatore Andrea Michelori è stato sottoposto nella mattinata di oggi a operazione chirurgica in artroscopia di meniscectomia parziale del menisco esterno del ginocchio sinistro. L’intervento, eseguito a Reggio Emilia dal dr. Rodolfo Rocchi, è perfettamente riuscito. Il giocatore sarà dimesso nella giornata di domani e, quindi, inizierà il percorso riabilitativo.
L'altro giorno, invece di studiare per laurearmi e iniziare così a contribuire concretamente al record di disoccupazione giovanile (44% wooo), discutevo con i miei colleghi di cazzate assortite JCReport dell' ipotesi improbabile di un futuro ritiro della maglia #15 di Andrea Michelori.
Ora, le maglie in bella mostra sul soffito del PalaMaggiò le conoscete tutti:
#5 Gentile
#6 Esposito
#6 Esposito
#18 Oscar
Non penso di dover aggiungere altro quando si parla di questa gente.
A far nascere la discussione, ovviamente, la partita di domenica del gladiatore: un clinic di difesa, tagliafuori, palle e sacrificio. Niente di nuovo per uno come Michelori, se non fosse che praticamente ha giocato tutto il match su un solo ginocchio.
Ed infatti nel dopopartita è arrivata la notizia dell'imminente operazione al menisco, che da come potete leggere nelle prime righe di questo post, è poi riuscita perfettamente.
Lo so che esagero, ma con le dovute proporzioni (tipo che stiamo confrontando un Italiano e un alieno) a me questa cosa fa venire in mente Kobe che tira i liberi con un tendine d'achille disintegrato, prima di uscire da campo. Una prova di forza di volontà commovente.
Torniamo a noi.
La questione delle maglie ritirate è complessa in squadre 'storiche' come la nostra, che col passare degli anni hanno visto decine di campioni tra le proprie fila.
In questi casi non è raro che si decida di non ritirare alcun numero.
Immaginate una squadra come Milano o Varese che si mette a ritirare i numeri di maglia: decine di numeri inutilizzabili, il rischio di scontentare qualcuno sarebbe altissimo e si dovrebbe appendere al soffitto una cartella della tombola, tipo i Boston Celtics (negli States però il discorso è diverso, lì si iniziano a ritirare maglie dall' High School, figuriamoci in NBA).
Esempio: Derek Fisher ha avuto un peso enorme negli ultimi 5 titoli vinti dai Lakers, e poteva essere considerato una 'bandiera' della squadra quasi come Kobe, ma per il tipo di giocatore che è stato non avrà mai la maglia ritirata.
Il discorso per Michelori è simile, giocatore importante ma tecnicamente nella norma.
Quindi parlare di maglia ritirata è fuori luogo?
Forse si, ma l'unico posto in Italia dove affrontare un discorso del genere ha comunque senso è proprio Caserta.
Non siamo Milano e nemmeno Varese. Anche se per un lungo periodo siamo stati a pieno diritto nella nobiltà della pallacanestro italiana, i colori bianconeri non sono mai stati contaminati da quell'aria quasi 'snob' che si portano dietro le squadre da sempre blasonate. È difficile non cadere nel populismo quando se ne parla, ma qui siamo a Caserta, un tripla o una schiacciata non verrà MAI festeggiata dal pubblico del PalaMaggiò come un tuffo sul parquet per recuperare un pallone vagante. Questo perchè i valori della JuveCaserta rispecchiano quelli di un popolo intero: lavoro e sacrificio.
Ed ecco che la discussione al centro di questo post inizia ad avere più senso. Da quando siamo tornati in A, qual è stato il giocatore che più di tutti ha rappresentato i nostri valori sui parquet di tutta Italia?
Quando uno come Andrea Michelori finisce in una squadra come la JuveCaserta succede qualcosa di speciale, perchè il sacrificio che mette nel suo gioco è il sacrificio che tutti noi metteremmo in campo se ne avessimo la possibilità.
La #15 molto probabilmente non finirà mai sul soffitto del PalaMaggiò, ma poco importa, il gladiatore in quel club 'solo per pochi' di cui parlavo prima, c'è già.
P.S. Però quando si intestardisce là sotto senza scaricarla mi fa sempre incazzare.
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