sabato 1 agosto 2015

AGG' VIST' NU RUMORS - WEEK #6



Andrea Ghiacci, Micah Downs, Muhammad El-Amin, Dario Hunt. Nel giro di una settimana, grazie all'arrivo di ben quattro giocatori, ci siamo ritrovati con la panchina completa e 3/5 dello starting five già definiti.
Ice lo conosciamo bene, inutile dilungarsi. Dei tre nuovi si è parlato e scritto molto in questi giorni, volendo fare una breve sintesi -basata sempre su giudizi derivati da ciò che si può leggere e vedere in giro per l'internet (leggi: alta probabilità di cazzate, roba che lascia il tempo che trova...però vabbuò giusto per farsi un'idea)- :
Micah Downs
-pro: mano educata, atletismo superiore alla media, buon difensore di sistema, intensity! (cit.);
-contro: la capa ogni tanto non lo accompagna (sarà decisivo l'ambientamento), poco costante dalla linea dei 3 punti;
Muhammad El-Amin
-pro: capacità di trovare punti estemporanei dal palleggio, buon tiro da 3, ball handling che gli permette anche di portar palla e giocare minuti da play, inserito nel quintetto dei migliori stranieri del campionato greco lo scorso anno;
-contro: la fallimentare esperienza a Ferentino nel 2013, dove è stato tagliato dopo 8 partite (c'è da dire però che pare non si fosse ambientato per nulla e che giocasse scazzato ogni partita...qualcuno ha detto "tipo Sam Young da noi"?);
Dario Hunt
-pro: ha già esperienza nel campionato italiano, gran solidità sotto canestro grazie ai suoi 206 cm x 111 kg, buon rimbalzista (8.5 di media la scorsa stagione a Capo d'Orlando) e ottimo rim protector;
-contro: il 30% ai tiri liberi (un 2/2 lo vedremo raramente...), ancora grezzo in fase offensiva.
 
Ok, detto ciò passiamo ad elencare i vari rumors della settimana, che poi sarebbe pure lo scopo di questa rubrica.
Per lo spot di play la Juve cerca un giocatore con punti nelle mani che abbia già esperienza in Europa, in linea con gli altri acquisti. Sono due i nomi che circolano: il primo è David Holston, 170 cm, l'anno scorso 11 punti e 6 assist in Germania; il secondo è Michael Thompson, 177 cm, l'anno scorso 14 punti e 4 assist in Francia.
Nel ruolo di ala grande si era parlato di Angelo Caloiaro, italo-americano rivelazione della scorsa Bundesliga, ma proprio qualche ora fa è arrivata la notizia della firma del giocatore per l'Obradoiro, in Spagna.

11 commenti:

  1. Carissimi di Juvecaserta report,

    Con tutto il rispetto penso sia utile conoscere il significato delle parole. Quando a Caserta evoluiva un certo Oscar, l'espressione "avere punti nelle mani" significava metterne almeno 20 di media con un buon quoziente sui tiri tentati. Oggi noto che Holston viene definito cecchino (su siti diversi dal vostro) e da voi "giocatore con punti nelle mani"... poi guardo le medie realizzative: 11 punti e i conti non mi tornano più.
    Qualcuno non starà minimo, minimo, esagerando?

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    1. Considerando che attualmente il capocannoniere del campionato fa registrare 20 punti di media, prendere come riferimento Oscar per decidere se un giocatore ha punti nelle mani o meno mi pare un po' estremo. A mio avviso Holston fa parte della categoria, considerando poi che è in grado di realizzare anche 'autonomamente' creando dal palleggio (cosa che differenzia, per citare play passati dalle nostre parti, un Collins da un Moore). Poi gli 11 di media dipendono da tanti fattori e bisogna contestualizzarli, da noi potrebbero diventare 8 come 18 (nel caso, speriamo la seconda...)

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    2. Ahimé, il livello dello Spaghetti League è sceso assai.

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  2. il play tascabile (mai visto un 170 a caserta, credo) va bene solo se è uno spud webb o marques green.
    in attacco puoi al limite sopperire con atletismo ed elevazione (forse) ma in difesa col play da 190 di turno (se non di più) saranno cazzi.

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  3. Se Hunt fa registrare il 30% ai liberi non ha capacità di intimidazione nel pitturato perché non punisce. Altro che il giocatore completo descritto da Baioni...

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    1. La capacità di intimidazione che tutti attribuiscono ad Hunt è in fase difensiva, non offensiva.

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  4. Sara una squadra molto fisica . Con Amoruso ingrosso Ghiacci Hunt . Rispecchia il volto del ' nostro grande allenatore El ' Grinta . Vedrete come Amoruso caricherà la tifoseria .a Caserta nessuno deve vincere . Quest ' anno ci divertitemo . E riguardo a Oscar nessun paragone . Altro livello medie 33 punti ' 7 palle perse 5 recuperate e 7 rimbalzi a partita . Che delizia vederlo giocare . E chi se lo dimentica più . Mi accontenterei di vedere anche uno che ' facesse la meta' . Ma non c ' e ; magari ci fosse . Oscar e ' unico .

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  5. Sara una squadra molto fisica . Con Amoruso ingrosso Ghiacci Hunt . Rispecchia il volto del ' nostro grande allenatore El ' Grinta . Vedrete come Amoruso caricherà la tifoseria .a Caserta nessuno deve vincere . Quest ' anno ci divertitemo . E riguardo a Oscar nessun paragone . Altro livello medie 33 punti ' 7 palle perse 5 recuperate e 7 rimbalzi a partita . Che delizia vederlo giocare . E chi se lo dimentica più . Mi accontenterei di vedere anche uno che ' facesse la meta' . Ma non c ' e ; magari ci fosse . Oscar e ' unico .

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  6. Sara una squadra molto fisica . Con Amoruso ingrosso Ghiacci Hunt . Rispecchia il volto del ' nostro grande allenatore El ' Grinta . Vedrete come Amoruso caricherà la tifoseria .a Caserta nessuno deve vincere . Quest ' anno ci divertitemo . E riguardo a Oscar nessun paragone . Altro livello medie 33 punti ' 7 palle perse 5 recuperate e 7 rimbalzi a partita . Che delizia vederlo giocare . E chi se lo dimentica più . Mi accontenterei di vedere anche uno che ' facesse la meta' . Ma non c ' e ; magari ci fosse . Oscar e ' unico .

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    1. Ricordo che Dell'Agnello iniziò a giocare relativamente tardi a pallacanestro ed era un giocatore molto ben "costruito". Nel senso che non aveva nulla di innato nel suo bagaglio tecnico che pure arrivò ad essere notevole perché ci metteva tantissima applicazione. Il suo grande atletismo fece il resto: risultò un buon rimbalzista perché amava agire nelle vicinanze del canestro dunque da ala forte anche se non ne aveva la statura.
      Nell'anno dello scudetto dovette riconvertirsi da ala piccola perché nella stagione post Oscar sotto le plance agivano Shackleford e Frank. Lo stesso Dell'Agnello riconobbe le difficoltà che incontrò dovendo cambiare il suo gioco.
      Segnava 15 punti di media a partita; in finale scudetto i compiti di marcatura imposti da D'Antoni a Pittis lasciarono libero al tiro Dell'Agnello considerato meno pericoloso di altri: ne infilò 30 e sappiamo tutti come è andata a finire. Spero che questa squadra sia allenabile come si è dimostrato da giocatore il suo allenatore. E allenabile in tutti i fondamentali del gioco.
      Alla vigilia dell'ultima partita della serie scudetto Dell'Agnello disse (più o meno): "Non andiamo a Milano per gettare nel cesso quanto di buono abbiamo fatto fin qui". E quella era una squadra che aveva già fatto 7 finali. La Rai ha voluto far credere che il Tricolore a Caserta fosse un miracolo ma in verità non c'è mai stato scudetto più programmato di quello. Un fatto lampante: è passato anche per la rinuncia, non casuale, ad Oscar. Mai avuto dubbi su quel successo. Eravamo più forti anche per il solo fatto che D'Antoni non era più in campo ma in panchina.

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